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LUGANO/LUCERNALa proposta: "Creiamo una festa nazionale dedicata all'italiano"

24.04.15 - 15:12
Italiano oltre Gottardo. Quo vadis? Ecco la ricetta di un "parlamento d'eccezione" per promuovere l'italiano in Svizzera
Tio/D.Rotondo
La proposta: "Creiamo una festa nazionale dedicata all'italiano"
Italiano oltre Gottardo. Quo vadis? Ecco la ricetta di un "parlamento d'eccezione" per promuovere l'italiano in Svizzera

SURSEE - La Settimana della Svizzera Italiana, organizzata dall'USI per promuovere l'italiano nei licei della Svizzera, questa volta approda nel Canton Lucerna. Più precisamente nella Kantonsschule di Sursee.

Oggi i ragazzi, in occasione della giornata di chiusura, hanno partecipato a un "mini parlamento". Gli studenti della classe 3G del liceo di Lugano 1, insieme ai liceali della 5D di Sursee, si sono riuniti in quattro gruppi per trovare idee concrete su come promuovere la lingua di Dante in ambito scolastico, politico, sociale, e nella vita quotidiana.

"Nel Canton Lucerna e in altri cantoni, studiare l'italiano nelle scuole non è obbligatorio, per questo motivo non conosciamo questa lingua", dicono i ragazzi lucernese, i quali hanno avanzato la proposta di rendere obbligatorio lo studio della lingua
italiana in tutti i cantoni, "creando così un equilibrio nazionale a livello linguistico".

In ambito politico invece gli studenti ritengono che lo scambio linguistico e culturale non venga sostenuto abbastanza dalla politica. "In questo modo la Svizzera italiana non diventa interessante e attrattiva per gli svizzero tedeschi". Le proposte, in questo caso,sono legate ad aspetti economici. "Chi parla più lingue dovrebbe avere un salario più alto", "l'Alptransit favorirà lo scambio tra le regioni e dovrebbe essere accessibile ad un prezzo attrattivo". E ancora, "perché non introdurre un giorno di festa nazionale dedicato all'italiano?".

"La verità è che vediamo la Svizzera italiana solo attraverso stereotipi", hanno sottolineato alcuni giovani studenti. Da questo assunto parte l'esigenza, secondo i liceali, di promuovere lo scambio culturale, attraverso scambi a livello scolastico, "proprio come le settimane della Svizzera italiana, che ci aiuta a eliminare i troppi stereotipi culturali".

Nella vita di tutti i giorni, i giovani studenti sentono l'esigenza di sostenere l'italiano anche in Tv. "Presentare un telegiornale regionale in italiano con sottotitoli ci sembra un'ottima idea, dovrebbe essere così anche nelle pubblicità" hanno fatto notare.

I ragazzi hanno ricevuto oggi la visita del Consigliere nazionale Ignazio Cassis, il quale ha discusso con loro le proposte avanzate precedentemente. "Mi hanno colpito le loro idee - ha raccontato Cassis -, si sono resi conto dei Clichés attraverso i quali ci vedono. Se c'è coscienza su questo, tutto il resto arriva da sé". Al Consigliere nazionale è piaciuta molto l'idea
di un reddito legato alle conoscenze linguistiche, "è un'ottima idea ma è già così. Per questo mi sforzo tantissimo affinché i ticinesi vadano a imparare le altre lingue nazionali. Gli scambi scolastici dovrebbero diventare obbligatori, perché tutto quello che succede prima dei 20 anni è importante per il futuro non solo del singolo individuo, ma anche per tutto il paese".

Inoltre Cassis si è espresso sul ruolo dei media nazionali come mezzo di unione linguistica nazionale: "La tv pubblica la paghiamo anche con le tasse, però rimane ancora troppo concentrata su temi regionali, come la Rsi che propone contenuti soprattutto per il Ticino. Ritengo invece che debba fare tv anche per il resto della Svizzera, ma sempre in italiano".

 

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