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Uno scenario pensato solo per la Svizzera italiana. Il portavoce SRG SSR: “Le unità regionali più grandi operano in un mercato differente”
BERNA - “Con molte meno risorse rispetto a SRF e RTS, per la RSI è più impegnativo operare due canali televisivi tradizionali”. È così che Daniel Steiner, portavoce di SRG SSR, ci spiega le motivazioni alla base dello scenario futuro che – come rivelato l’altro ieri da 20 minuti – prevede anche l’ipotesi della scomparsa della seconda emittente di lingua italiana dai classici schermi televisivi. Uno scenario che il cda di SRG SSR ha elaborato nell’ambito della regolare revisione dell’offerta. “Si stima – continua Steiner – che all’inizio del prossimo decennio la rete RSI LA 2 possa essere trasformata nel canale internet ‘Web LA 2’, con un offerta di contenuti audiovisivi multimediali più ricca di quella attuale”. Per la diffusione si pensa in particolare a Smart-TV interattive, player e app. “In questo modo il pubblico potrebbe approfittare di una più completa cronaca dal territorio, anche in occasione di eventi sportivi”.
Signor Steiner, il pubblico è pronto al consumo di televisione online?
“Attualmente gran parte dei telespettatori segue le nostre trasmissioni ancora con un apparecchio tradizionale, e così sarà in futuro. Ma i dati degli scorsi anni mostrano che l’utilizzo di computer, tablet e smartphone è in continua crescita, anche per la diffusione sempre maggiore dei dispositivi. Nel 2011 per i programmi online la RSI aveva rilevato una media mensile di 181’500 utenti (unique client). Lo scorso febbraio il numero è già salito a 298’000, con un incremento pari al 64%”.
Secondo un sondaggio di 20 minuti/tio.ch, oltre il 70% dei lettori non vuole rinunciare a RSI LA 2.
“Difatti nell’attuazione del progetto il pubblico non dovrebbe rinunciare a RSI LA 2! Il programma continuerebbe a esistere online. Per gran parte dei telespettatori non cambierà nulla, poiché i moderni televisori collegati a internet sono in grado di visualizzare anche le trasmissioni disponibili online. Con la medesima risoluzione dell’immagine”.
Questa visione del futuro è contemplata anche per le seconde reti delle altre regioni linguistiche?
“Lo scenario vale unicamente per la RSI e non ha nessun effetto sulle unità SRG SSR più grandi. Queste operano in un altro tipo di mercato e con altre condizioni. Si tratta della collaudata ed efficace politica di SRG SSR, secondo cui ogni unità regionale ottimizza in maniera indipendente la propria offerta, sulla base delle caratteristiche linguistiche e commerciali dell’area geografica”.
