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CANTONERifiuti, prezzo ritoccato verso l'alto

05.03.15 - 11:58
Il sacco da 35 litri costerà tra 1.10 e 1.30 franchi
Foto Archivio Ti-Press
Rifiuti, prezzo ritoccato verso l'alto
Il sacco da 35 litri costerà tra 1.10 e 1.30 franchi

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha licenziato un messaggio aggiuntivo all’indirizzo del Gran Consiglio concernente la copertura dei costi nel settore dei rifiuti.

Il messaggio aggiuntivo completa il Rapporto trasmesso in precedenza al Parlamento (messaggio n. 6958 del 2 luglio 2014) quale controprogetto all’iniziativa parlamentare 19.10.2009 del Gruppo PS “Per l’introduzione della tassa sul sacco cantonale”, e integra i risultati della consultazione svolta su questo tema alla fine del 2014, nella quale sono stati coinvolti tutti gli enti locali interessati.

La quasi totalità dei Comuni che hanno trasmesso le loro osservazioni alla consultazione ha accolto favorevolmente la proposta del Consiglio di Stato di introdurre, oltre alla tassa base, il principio di causalità su tutto il territorio cantonale, permettendo in questo modo di ripristinare la legalità nel settore.

Perplessità invece sull'importo della tassa causale proposto nel messaggio governativo: il costo previsto - tra 0.85 e 0.95 franchi per un sacco di 35 litri – è stato giudicato insufficiente per coprire i costi effettivi.

Il Consiglio di Stato ha quindi ritenuto ragionevole ritoccare verso l’alto il costo previsto per il sacco da 35 litri, portando la forchetta di prezzo prevista tra 1.10 e 1.30 franchi. "In questo modo la tassa sul quantitativo non è più determinata in modo direttamente proporzionale alla tassa di smaltimento applicata dall’ACR ai Comuni di 170.00 franchi alla tonnellata", osserva il Dipartimento del territorio.

A giudizio del Governo, "con questo adattamento sarà possibile comprendere nel costo del sacco quelle voci di spesa evidenziate da molti Comuni che altrimenti avrebbero dovuto essere riprese nella tassa base (in particolare l’IVA ed i costi di produzione e di distribuzione dei sacchi), salvaguardando così maggiormente l’autonomia degli Enti locali".

Il Consiglio di Stato ritiene di aver tenuto in giusta considerazione la posizione dei Comuni e dei Consorzi raccolta rifiuti, "e di aver riposto in modo esaustivo alla richiesta ricevuta dalla Commissione della legislazione".

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