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CANTONEPianificazione ospedaliera, "il messaggio va ritirato"

13.01.15 - 11:00
Il Movimento per il socialismo cita il pre-rapporto della Commissione che boccia le proposte governative e chiede una votazione popolare per “Giù le mani dagli ospedali”
Pianificazione ospedaliera, "il messaggio va ritirato"
Il Movimento per il socialismo cita il pre-rapporto della Commissione che boccia le proposte governative e chiede una votazione popolare per “Giù le mani dagli ospedali”

BELLINZONA - Il Movimento per il socialismo (MPS) ha ribadito oggi, nel corso di una conferenza stampa, le sue convinzioni e i suoi dubbi in merito al progetto di pianificazione ospedaliera.

"Basta leggere le conclusioni del pre-rapporto della Commissione pianificazione ospedaliera per rendersi conto che le proposte emerse dal messaggio del governo siano, sostanzialmente, tutte rigettate", osserva l'MPS. Il modello dell'"istituto di cura", si legge nel documento, viene respinto a favore di un altro concetto organizzativo (reparti ospedalieri AMI –Acuti di minor intensità), "ma contesta anche parecchie delle indicazioni alla base della proposta degli istituti di cura".

Si viene poi all'ospedale di Acquarossa, per il quale l'MPS sta combattendo una battaglia affinché la sua struttura sia preservata. Il pre-rapporto ne riconosce la necessità dei servizi, così come l’impossibilità di trasformarlo in un semplice istituto post-acuto, "così come l’impossibilità, allo stato attuale, che il preventivato centro medico di urgenza possa adeguatamente sostituire l’attuale pronto soccorso".

Anche la proposta di assegnazione delle specialità viene silurata: "“Il CdS presenta al parlamento al più tardi entro fine 2015, una nuova proposta di attribuzione dei mandati”: anche qui smentita più chiara delle proposte del messaggio non potrebbe esserci". Il concetto politico è chiaro, spiega l'MPS: "Chiedere una “nuova” proposta di attribuzione delle specialità significa che quella contenuta nel messaggio è inaccettabile".

Il pre-rapporto non rimette poi in discussione la collaborazione pubblico-privato ma contesta le modalità di questa collaborazione, contrariamente a quanto prevede il messaggio. Infatti il rapporto propone che eventuali progetti di partenariato siano sottoposti all’approvazione del Parlamento e siano legati a precise condizioni. "Una visione che, seppur da noi non condivisibile per la prospettiva di ulteriore apertura al privato in cui si inserisce, ci pare comunque assai lontana da quella proposta dal governo".

La conclusione politica che il Movimento per il socialismo trae da questo pre-rapporto è netta: "Nessun altro messaggio che avesse ricevuto una salva di critiche così nette e radicali sarebbe sfuggito alla logica proposta di rinvio al mittente". Il governo, che ha firmato in blocco il messaggio, lo ritirerà a poche settimane dalle elezioni cantonali? "Qualcosa di non praticabile, agli occhi dei partiti di governo, in un contesto elettorale come quello che viviamo. Meglio, prendere tempo, chiedere delle modifiche al messaggio che, con tutta calma e in tempi meno “pericolosi”, potrà essere affrontato trovando soluzioni “accettabili”".

L'MPS chiede quindi che il messaggio e le proposte del governo siano ritirati, e ribadisce che si batterà per la non entrata in materia se esso dovesse arrivare in Gran Consiglio. Si auspica inoltre l’apertura di una discussione pubblica "che coinvolga la popolazione nel modo più ampio possibile e che possa partire dalle esigenze della popolazione per costruire un progetto di pianificazione democratico e partecipato". Si potrebbe quindi sottoporre, in tempi brevi, l’iniziativa “Giù le mani dagli ospedali” (depositata nel giugno 2013) al voto popolare.

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