Cerca e trova immobili

CANTONEIl Tribunale federale boccia i parcheggi di Zali

22.12.14 - 16:31
Accolto il ricorso dalla Disti
Ti-Press / Benedetto Galli
Il Tribunale federale boccia i parcheggi di Zali
Accolto il ricorso dalla Disti

BELLINZONA - Con Sentenza di data 18 dicembre 2014, il Tribunale federale ha annullato le modifiche del Regolamento della legge sullo sviluppo territoriale (RLst), emanate dal Governo cantonale, che prevedevano una forte riduzione del numero dei posteggi realizzabili. In attesa di conoscere le motivazioni della Sentenza del tribunale federale ASSEA, l’Associazione Economia e Ambiente, prende atto dell’esito della vertenza, tornando a ribadire l’importanza del rispetto dei principi di legalità e di proporzionalità al momento dell’esame delle modifiche normative in materia di posteggi. “Il problema del traffico è un problema che non può essere risolto con misure improvvisate e disposte senza esperire le regolari procedure di consultazione imposte dalla legge”.

Il ricorso era stato presentato direttamente dalla Disti e da un privato contro le disposizioni pubblicate sul foglio ufficiale dal Consiglio di Stato e non contro una decisione di applicazione delle stesse, utilizzando la possibilità, prevista dalla legge sul Tribunale federale (LTF), di sottoporre un atto normativo alla verifica del Tribunale federale, in modo da permettere di verificarne la conformità con il diritto superiore.

I cambiamenti voluti da Claudio Zali, che miravano a ridurre i posteggi dei dipendenti di aziende e commerci, dovrà quindi essere riformulata. Ai microfoni delle Cronache della Svizzera italiana il ministro ha sottolineato che “finora, gli è pervenuto solo il dispositivo della sentenza, che accoglie il ricorso e annulla il regolamento. La spiegazione risiede in un "vizio formale", ovvero nella mancata consultazione di una Commissione che, al momento, risultava disciolta”. Il ministro ha spiegato che i lavori per riproporre un regolamento sono iniziati e che si proseguirà nella stessa direzione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE