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“Io polemiche non ne faccio, sono un portatore d’allegria”

LUGANO“Io polemiche non ne faccio, sono un portatore d’allegria”

11.12.14 - 06:00
L’hanno allontanato da un negozio di lusso di Via Nassa e la gente è insorta per lui. Ecco chi è Jörg Wolters, l’uomo con l’organetto e con la barba rossa
Foto tio.ch
“Io polemiche non ne faccio, sono un portatore d’allegria”
L’hanno allontanato da un negozio di lusso di Via Nassa e la gente è insorta per lui. Ecco chi è Jörg Wolters, l’uomo con l’organetto e con la barba rossa

LUGANO - “Io vorrei essere solo un portatore di allegria. Nient’altro”. Sorride, Jörg Wolters, l’uomo con la barba rossa e l’organetto, cacciato in malo modo dall’agente di sicurezza di un negozio di lusso, due giorni fa, a Lugano. Il motivo? La sua musica dava fastidio. L’episodio ha scatenato diverse reazioni. Molte le persone che hanno sfogato la loro indignazione sul web. E la direttrice della boutique, interpellata da Ticinonline, non ha fatto nulla per giustificarsi. “Non metteteci in imbarazzo”, si è limitata a dire.

In Ticino da oltre 30 anni - Jörg, dal canto suo, guarda oltre. “Io non faccio polemiche e non litigo mai con nessuno, sono per la pace”, afferma. Origini tedesche, 55 anni, trasferitosi nella Svizzera italiana nel 1982 in seguito al matrimonio con una ticinese, l’uomo con l’organetto gira il Cantone in lungo e in largo con il suo strumento. “L’ho scoperto a metà degli anni ‘80, durante un festival a Lugano. Fu veramente amore a prima vista. Ho iniziato a suonarlo nel 1988, dopo il divorzio. Prima avevo lavorato in fonderia e come meccanico di precisione”.

Nel segno della libertà - Una persona libera, in tutto e per tutto. Un uomo che ha deciso di abbandonare gli schemi della routine quotidiana per inseguire i suoi ideali. Oggi Jörg si mette nelle piazze, nei parchi o davanti ai negozi e suona. E in molti gli lasciano un’offerta. “Mi muovo in auto. Però alla sera torno sempre nel campeggio di Taverne in cui vivo”. Paga 3.200 franchi all’anno per il posto della roulotte. È una delle sue poche spese fisse. “Non ho né debiti, né pretese economiche particolari”, sussurra.

Una vita singolare - Ha scelto di accontentarsi di poco, il 55enne germanico. “Nella mia roulotte ho tutto quello che mi serve, non chiedo di più”. Al campeggio in cui vive tutti legano con lui. "Ci sono gli ospiti che tornano ogni anno e che hanno instaurato con me un legame particolare. E poi ci sono quelli occasionali. Io sono uno che ci mette poco a socializzare. Certo, d’inverno sono l’unico abitante del campeggio, è un po’ particolare come situazione. Io però mi sono abituato”.

La fabbrica dei sogni - Jörg è una persona semplice e tranquilla. Amatissima. Con quel cilindro nero in testa e con quella barba così lunga, ha sempre un sorriso pronto per tutti. E la gente lo apprezza, in ogni sua sfaccettatura. “Il mio organetto è in grado di riprodurre oltre un migliaio di melodie. È bello vedere bimbi e adulti che si fermano ad ascoltarle per qualche minuto. Tutti abbiamo bisogno di sognare”.

La pagina Facebook e l'evento - Su Facebook è molta la solidarietà nei confronti di Jörg: una pagina pubblica con il suo nome ha raccolto in poche ore oltre 4200 'mi piace', ed è stato pure creato un evento chiamato "Ritorno in piazza", programmato per venerdì 12 alle 18: in pratica i fan dell'artista di strada vogliono riunirsi proprio nel luogo dove è stato mandato via, e fare in mondo che Jörg possa suonare nuovamente lì.

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