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LUGANOAllerta meteo: formato uno speciale Stato Maggiore

12.11.14 - 14:50
I pompieri di Lugano considerano la situazione nel livello di normalità ma sono pronti ad intervenire
Ti-Press
Allerta meteo: formato uno speciale Stato Maggiore
I pompieri di Lugano considerano la situazione nel livello di normalità ma sono pronti ad intervenire

LUGANO - A seguito del rischio di esondazione del lago di Lugano, così come dei numerosi allagamenti causati dalle condizioni meteorologiche, gli enti di primo intervento della regione del Luganese hanno deciso di formare uno speciale Stato Maggiore di condotta denominato "Stato Maggiore condotta Luganese 11.14".

Nello Stato Maggiore sono rapppresentati i senguenti enti: Centro di soccorso pompieri di Lugano; Polizie comunali regione III; Croce Verde Lugano; Protezione civile Lugano Città; Protezione civile Lugano campagna; Servizio tecnici e Amministrazione comunale della città di Lugano.

La composizione dello Stato Maggiore - ubicato presso la caserma dei pompieri di Lugano, in Via Trevano 129 - potrà essere adattata in base alle necessità. Lo scopo della struttura di condotta è quello di coordinare e gestire tutte le attività riconducibili all'evento svolte sul territorio del Centro di Soccorso Pompieri Lugano (distretto di Lugano).

Dalla costituzione lo stato maggiore ha organizzato tre rapporti di situazione, durante i quali si sono decise una serie di misure di coordinamento e le modalità di gestione dell’emergenza. Tutte le organizzazioni coinvolte dallo SM Condotta Luganese sono state invitate ad elevare il più possibile il grado di prontezza d’intervento e di preparazione preventiva in previsione di un potenziale peggioramento della situazione e per gestire una potenziale fase acuta.

L’esondazione, di per sé un evento lento, ha permesso di mettere in atto una serie di pianificazioni e misure preventive e di redigere delle decisioni riservate che possono essere utili in caso di peggioramento della situazione maltempo ed in caso di esondazione del lago Ceresio. Una ventina sono gli interventi effettuati oggi dai sette corpi pompieri del Luganese per eventi contenuti e limitati. Solo sei di questi sono riconducibili alla problematica acqua.

Le attività attualmente in corso e che toccano le organizzazioni di protezione civile sono l’aiuto alla condotta, il rinforzo della polizia comunale regione 3, e il monitoraggio capillare del territorio. La protezione Civile ha anche predisposto anche una serie importante di misure preventive nel caso in cui si debbano mettere in atto delle evacuazioni, per una capacità di accoglienza totale di circa seicento persone. Oltre a ciò, è stato pianificato il supporto logistico e l’eventuale rinforzo delle formazioni di primo intervento.

I corpi di polizia comunale che fanno parte della regione 3, coordinati dalla polizia polo della Città di Lugano, oltre all’attuazione dei compiti di legge previsti dal quadro legislativo, stanno monitorando minuziosamente il territorio e hanno pianificato una serie di misure per gestire il traffico in caso di sbarramento di assi di comunicazione del Luganese. Circa un centinaio di persone si possono mobilitare, in caso di bisogno, in pochi minuti, e altre trecento entro un quarto d'ora. Tutta la macchina organizzativa della Protezione Civile del Luganese permette di mobilitare entro un’ora duecento uomini. In caso di ulteriori necessità, sono state messe in preallarme altre compagnie di intervento.

Alle ore 18.00 il lago Ceresio non era ancora esondato e, all’altezza del debarcadero centrale l’acqua si trova a 12 centimetri dal marciapiede. Attualmente gli immissari del Ceresio portano circa 300m3 di acqua al secondo. L’emissario (Tresa), scarica circa 160 m3/s.

Considerato il maltempo e la potenziale esondazione, si raccomanda alla popolazione di non stazionare in prossimità dei corsi d’acqua e del lago. Ai proprietari di case, che si affacciano sul Ceresio e soggette ad esondazioni/allagamenti, viene consigliato di adottare tutte le misure tendenti a prevenire danni dovuti all’acqua e a mettere al riparo beni depositati nelle cantine. Ai proprietari di case che possiedono dei rifugi di protezione civile privati raccomandiamo di chiudere i portelloni blindati e le porte blindate.

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