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TicinoSAN GOTTARDO: Camionisti italiani denunciano vessazioni

08.02.02 - 12:45
Gli autotrasportatori italiani «lamentano di essere sempre più costantemente oggetto di vessazioni della polizia svizzera» sugli assi del San Gottardo e del San Bernardino.
SAN GOTTARDO: Camionisti italiani denunciano vessazioni
Gli autotrasportatori italiani «lamentano di essere sempre più costantemente oggetto di vessazioni della polizia svizzera» sugli assi del San Gottardo e del San Bernardino.
Gli autotrasportatori italiani «lamentano di essere sempre più costantemente oggetto di vessazioni della polizia svizzera» sugli assi del San Gottardo e del San Bernardino. Per questo sollecitano un intervento urgente presso Berna affinché non vi siano più abusi che costringono i camionisti «ad estenuanti ed inutili soste forzate ai margini della strada», «per ore, in condizioni disumane».

In una lettera inviata ieri ad autorità e parlamentari comaschi, della Regione Lombardia e di Roma, nonché alle organizzazioni del settore, Giorgio Colato, presidente del Comitato interministeriale provinciale per l'Albo degli autotrasportatori di Como (CPAA) denuncia i disagi crescenti subiti dai camionisti che transitano dal San Gottardo e dal San Bernardino, che sembrano «creati ad arte per scoraggiare i tir ad attraversare la Svizzera».

Quale esempio concreto recente dell'imposizione abusiva di interminabili attese a fine dissuasivo, il presidente del CPAA cita quanto successo mercoledì scorso. In passato, secondo Colato, 20-30 cm di neve non avevano mai rallentato o paralizzato il traffico. Improvvisamente invece ora per una leggera nevicata la polizia ticinese ferma i tir al confine, provocando chilometri di code in territorio italiano.

Nella lettera si afferma che il «dosaggio» del traffico è attuato per nascondere l'aumento del traffico pesante conseguente alla decisione di consentire il passaggio dei camion di 40 tonnellate. In sostanza, la Svizzera è accusata di voler incassare la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), ma di non voler sopportare la crescita del numero dei veicoli pesanti in transito che ne deriva.

ATS/RED

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