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GIUBIASCO"Il servizio di polizia lo devono organizzare i Comuni"

09.08.12 - 09:18
Foto d'archivio (Tipress)
"Il servizio di polizia lo devono organizzare i Comuni"

GIUBIASCO - Il Municipio di Giubiasco, nella seduta del 7 agosto 2012, ha deciso di ricorrere al Tribunale federale contro la nuova Legge sulla collaborazione fra la Polizia cantonale e le polizie comunali (LCPol) , del 16 marzo 2011, e contro il suo Regolamento di applicazione (RLCPol), del 27 giugno 2012: l’entrata in vigore di entrambe le norme è stata fissata dal Consiglio di Stato al 1° settembre 2012.

Il Municipio ritiene che il RLCPol successivamente emanato dal Consiglio di Stato va ben oltre le competenze stabilite dal Gran Consiglio nella LCPol. Ciò vale per l’obbligo d’istituire un servizio di polizia durante 365 notti all’anno e di assumere un numero di agenti in funzione del numero di abitanti: i “dettagli” (alcuni con conseguenze finanziarie rilevanti per i Comuni, come la formula per calcolare il numero di agenti in ogni regione) verranno regolati in seguito per mezzo di un’apposita direttiva, a tutt’oggi non emanata.

Secondo l’Esecutivo, la competenza di decidere quando organizzare il servizio di polizia, rispettivamente quanti agenti assumere, dev’essere lasciata ai Municipi, che meglio conoscono la realtà locale e meglio possono garantire un impiego razionale delle risorse nel campo della sicurezza di prossimità.

Considerato che questi compiti vanno ben oltre le “funzioni di polizia locale” e che finora questi compiti erano in parte  svolti dalla Polizia cantonale, i Comuni sono confrontati con un chiaro trasferimento di compiti e oneri dal Cantone.
Con il ricorso, il Municipio di Giubiasco, Comune polo della Regione “Bellinzonese sud”, comprendente anche i Comuni di Cadenazzo, Camorino, Gudo, Pianezzo, Sant’Antonino, Sant’Antonio e Sementina, chiede l’annullamento delle disposizioni contestate.

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