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LOCARNOYari Copt dallo skate al cinema. Ci racconta come è stato

08.08.12 - 10:39
Ti-Press Gabriele Putzu
Yari Copt dallo skate al cinema. Ci racconta come è stato

LOCARNO - Grande affluenza a Locarno per la prima mondiale del film "Tutti giù" di Nicolò Castelli. Abbiamo incontrato Yari Copt ispiratore e interprete  del film. "Sono felicissimo. L'ho visto finalmente sul grande schermo. Sono un amante del cinema, ho quasi mille dvd a casa e guardo almeno un film al giorno.  Ammiro molto Niccolò, e devo ringraziarlo per avermi dato la possibilità di aver preso parte al film" ci ha detto soddisfatto Yari Copt.

 

È la tua prima volta sul grande schermo, che effetto ti fa?

"Ho provato una grande emozione. Avevo già fatto un corto con Niccolò anni fa. Non sono un attore, però mi piace mettermi sempre in gioco. Avere una parte in un lungometraggio é stata un'esperienza fantastica".

 

Niccolò nel film racconta la tua storia personale.
"Mi ha fatto piacere che la mia storia privata l'abbia colpito. Tra noi c'è un rapporto di amicizia. Non sono un tipo che riflette molto sulle cose che mi succedono, però so che quello che mi è successo non ha colpito solo me, ma anche tante persone che mi sono state accanto. Ho sempre avuto un atteggiamento positivo nei confronti della vita, e penso che questo mi abbia aiutato in parte a sconfiggere il cancro. Molti pensano che questa esperienza mi abbia fatto capire che è meglio godersi la vita, ma in realtà questo concetto per me era già chiaro da prima".

 

Pensi che la tua esperienza possa essere di aiuto a ragazzi che si trovano ad affrontare gravi malattie?

"Lo spero davvero. Quando mi hanno comunicato che avevo il cancro, mi sono detto "posso morire oppure posso vivere". Avevo due possibilità o piangermi addosso e aspettare la morte, oppure vivere e cercare di godermi la vita. Con i miei amici ho sempre scherzato sul cancro, forse un po' per esorcizzarlo. In fondo se la testa sta bene anche il corpo ne beneficia".

 

Su diversi siti di cinema c'é già una scheda su di te. Se te lo chiedessero di nuovo faresti un altro film?

"Certo! Per adesso non so se sono piaciuto o meno al pubblico. Come detto non sono un attore, mi sono solo divertito a farlo, e ci ho messo passione e impegno. Spesso grazie alla leggerezza riesco a fare diverse cose. Se sono piaciuto sono pronto prestarmi di nuovo al cinema, anche perché sono un iper-produttivo".

 

In quale ruolo o genere ti sentiresti portato?
"Qualsiasi genere. Forse quello comico, dicono che sono un po' il giullare del gruppo. Mi piace molto scherzare e ridere. Ma non dimentichiamo che i più grandi comici sono anche grandi attori in film drammatici. Vorrei provare a fare qualcosa di completamente diverso, per mettermi alla prova".
 
Visto che sei un appassionato di cinema quali sono i tuoi registi o attori preferiti?
 "A me piace roba "inguardabile", tipo post atomica,  film degli anni settanta e chiaramente un po' tutti i classici. L'attore che stimo di più è sicuramente Kevin Spacey".
 
Secondo te la generazione di giovani presentata da "Tutti giù" rispecchia quella ticinese?
"Direi di si. Il mondo é piacevolmente vario, e i tre esempi presentati nel film sono indicativi della nuova generazione in Ticino. Ovviamente Niccolò ha rappresentato ciò che l'aveva colpito di più in quegli anni, che sono poi le tre storie del film. Ho molta fiducia nelle nuove generazioni, anche se purtroppo ci sono tante persone "cattive", forse perchè si sentono perse. Però c'è tanta gente in Ticino che ha voglia di esprimersi, che riesce ad incanalare la propria parte più irrequieta in modo creativo. E sono proprio queste persone che possono far girare il mondo nel modo giusto".
 
 
Perché non hai recitato la parte del personaggio protagonista, visto che la storia era ispirata alla tua vicenda? 
"Ero troppo grasso e vecchio (ride). In realtà ci voleva un attore con un po' più di pratica, e soprattutto più giovane. Comunque sono contento di non aver dovuto interpretare me stesso. Penso che sia stato molto più interessante così".
 
Ti sei ritrovato nel personaggio di Jullo interpretato da Yanick Cohades?
"Si molto. La cosa bella é che Yanick é stato con noi due mesi prima dell'inizio delle riprese. Tutti i giorni veniva con me in negozio, poi lo portavo a fare skate con gli altri ragazzi dei Warriors e poi a far festa tutta la sera. Quindi lo abbiamo preparato al meglio per interpretare il personaggio di Jullo. Addirittura mi chiamava "La sua guida spirituale".
 
 
Secondo te qual é il messaggio di "Tutti giù"?
"Per me non ha un messaggio preciso. Parla della vita che a volte può essere anche banale. Sono tre storie profonde dal punto di vista dei protagonisti. Rappresenta anche la crescita e la vita in tutte le sue sfaccettature".

 

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