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TICINOLe novità di Norman Gobbi sulla Giustizia

11.06.12 - 10:48
Le novità di Norman Gobbi sulla Giustizia

LUGANO - Si chiamerà "Palazzo del perseguimento penale" e vedrà la riunificazione in un unico stabile del Ministero Pubblico e della Polizia giudiziaria. Il progetto logistico si sta dunque concretizzando. Lo ha anticipato questa mattina Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle Istituzioni, in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario.

Ma non è la sola anticipazione data questa mattina. Norman Gobbi ha pure fatto sapere che il Tribunale di appello nel corso del 2014 potrà, stanti le trattative in corso con un privato, essere trasferito integralmente in un’adeguata sede nel comprensorio luganese. "Il che dovrebbe verosimilmente permettere una più celere sistemazione dei fatiscenti spazi nel Palazzo di giustizia" ha dichiarato il direttore del DI.

Nel suo discoso Nrman Gobbi ha evidenziato che il suo Dipartimento si farà promotore di una prima rivisitazione della Legge sull’organizzazione giudiziaria
che mira ad introdurre per la Prima Camera civile del Tribunale di appello la possibilità "di un giudizio monocratico degli appelli presentati contro le decisioni emesse in procedura sommaria e cautelare nel diritto di famiglia". Inoltre è all'esame del DIpartimento un potenziamento del Tribunale amministrativo cantonale.

Il direttore del Dipartimento delle Istituzioni di è doffermato a lungo sul Gruppo di studio denominato "Giustizia 2018" costituito lo scorso anno, il cui obiettivo è di elaborare linee guida per un piano strategico – nel senso legislativo, logistico ed operativo – per un riassetto complessivo dell’organizzazione giudiziaria cantonale. Gruppo di sudio che consegnerà alla Direzione del Dipartimento il suo rapporto nel corso del prossimo autunno.

Entro l’estate, il Dipartimento intende presentare al Consiglio di Stato il Messaggio riguardante la separazione del Tribunale penale cantonale dal Tribunale di appello, mentre nel corso del 2013 ci sarà la presentazione di un Messaggio relativo alla riorganizzazione del Tribunale di appello.

Norman Gobbi si è soffermato pure della modifica della Legge sull’organizzazione e la procedura in materie di tutele e di curatele. Il Consiglio di Stato ha ritenuto opportuno prevedere due ben distinte fasi: "Nella prima - ha spiegato Gobbi - si è voluto mantenere le attuali Commissioni tutorie regionali, designare il Tribunale di appello quale autorità di reclamo con il potenziamento di un giudice, collocare l’autorità di vigilanza presso il Tribunale di appello e potenziare adeguatamente le risorse degli Uffici cantonali preposti alla collaborazione con le autorità di tutela ed all’esecuzione delle misure di protezione. In una seconda fase, prospettata a partire dal 2018, si ipotizza invece di concretizzare il cosiddetto “modello giudiziario”, il che potrà avvenire mediante la costituzione di un apposito Tribunale di famiglia o, ipotesi ora al vaglio, con l’integrazione di queste competenze decisionali in quelle pretorili".

 

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