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TICINOCentri estetici, i filmati saranno resi pubblici da Patti Chiari

17.05.12 - 10:12
Foto Ti-Press
Centri estetici, i filmati saranno resi pubblici da Patti Chiari

LUGANO - Andrà in onda venerdì sera, in una versione rivisitata nel rispetto della decisione dell’autorità’ giudiziaria,  il servizio sulle fatturazioni ingannevoli dei centri estetici ticinesi. La diffusione del filmato era stata infatti bloccata tre settimane fa da una decisione cautelare del pretore di Lugano, su richiesta di due istituti. Il servizio faceva i nomi delle strutture  che avevano praticato trattamenti estetici dimagranti, non riconosciuti dalle casse malati, fatturandoli in modo da poter essere rimborsati dell’assicurazione malattia.

Il filmato di patti chiari bloccato dal pretore ha però fatto scattare un’inchiesta del Ministero Pubblico. Gli istituti estetici al centro del servizio televisivo sono stati sottoposti a perquisizioni da parte delle forze dell’ordine e nei confronti dei loro responsabili e’ stato aperto un procedimento penale. Anche i giornalisti della testata della RSI dedicata ai diritti dei cittadini e consumatori sono stati interrogati dal Procuratore Pubblico e in alcune occasioni si sono avvalsi della facoltà di non rispondere per garantire la tutela delle fonti.

La documentazione dell’inchiesta giornalistica, raccolta durante la realizzazione del filmato e non protetta da segreto professionale, e’ pure stata acquisita dall’autorità’ giudiziaria. Venerdì sera 18 maggio alle 21.10 su RSI La 1 Patti Chiari renderà pubblici i documenti  al centro di questa vicenda e racconterà le modalità con cui vengono compilate le fatturazioni irregolari.

L’inchiesta di Patti chiari durata diversi mesi era partita da alcune segnalazioni su presunte irregolarità nella compilazione delle fatture nel settore dei centri estetici. Nel caso specifico alcuni trattamenti estetici non riconosciuti dalle casse malati e proposti come metodi di dimagrimento verrebbero fatturati in modo da poter essere rimborsati  dell’assicurazione malattia.
In sostanza ai pazienti verrebbero proposti trattamenti dimagranti con infrarossi, radiofrequenza, ultrasuoni e altri macchinari che le casse malati non prendono a carico, ma sulla fattura verrebbe fatto figurare un trattamento riconosciuto dalle prestazioni complementari di molte casse malati e rimborsato agli assicurati.
La redazione ha indagato e ha sottoposto ad un test alcuni centri estetici ticinesi. Un terzo ha emesso fatture non corrispondenti alle prestazioni erogate, dichiarando prestazioni mai effettuate.
L’inchiesta in questione torna a evidenziare un fenomeno tutt’altro che marginale, considerato il caso clamoroso delle false fatturazioni nelle farmacie che ha portato, nel febbraio scorso , alla condanna di tre farmacisti per truffa nei confronti delle casse malati.
La Redazione di Patti Chiari
 

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