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PREONZOLa notte insonne di Borradori

15.05.12 - 17:02
La telefonata al Consigliere di Stato alle 3,30 del mattino: "La frana sta scendendo"
FVR / Franjo M.
La notte insonne di Borradori
La telefonata al Consigliere di Stato alle 3,30 del mattino: "La frana sta scendendo"

PREONZO - La frana di questa mattina il sindaco di Preonzo, Fabio Pasinetti l’aveva definita "un'esperienza travolgente". Il Consigliere di Stato Marco Borradori, che questa notte, invece, ha dormito poco, l'ha definita "impressionante". "Ho ricevuto una telefonata alle 3,30 di questa mattina. Erano i miei collaboratori, che mi informavano che tutto procedeva secondo le previsioni. La frana stava scendendo a scaglioni, come auspicato e non c'erano pericoli per la popolazione". Un'ora dopo, erano le 4,45, il telefono del Consigliere di Stato squilla di nuovo: "Mi hanno detto che era scesa un'altra frana. E alle 8 meno un quarto mi sono recato sul posto, sia per accertarmi di persona della situazione sia per ringraziare e far sentire ai miei collaboratori la gratitudine mia e del Consiglio di Stato tutto per il loro ottimo lavoro".

Borradori ci tiene a manifestare, infatti, la sua stima nei confronti di tutti coloro che hanno lavorato ai piedi della montagna: "E' stato un momento molto impegnativo. Un mese di intenso lavoro, con un'incognita: la natura".   

Borradori, il Valegion, quella montagna che da anni minaccia il fondovalle, lo conosce molto bene e ripercorre con la mente i ricordi che lo legano a questa zona: "Mi ricordo quando, dieci anni fa, ci furono delle avvisaglie. Mi recai con l'elicottero, insieme ai miei collaboratori, per osservare quello che stava succedendo e scendemmo a terra".

Su quello che è il futuro della zona interessata dall'evento, è ancora presto per azzardare ipotesi. "E' difficile dirlo. La strumentazione che fino a ieri era sulla montagna, ora non c'è più e dal profilo geologico, soltanto nei prossimi giorni potremo fornire un primo resoconto della situazione. Tuttavia oggi non si prevedono più movimenti di rilievo".

Sulla vita e le attività del comune di Preonzo, Borradori, che ricorda la costruzione delle vasche di contenimento, guarda al futuro con una certa serenità: "I provvedimenti adottati durante gli anni passati si sono rivelati efficaci. La zona industriale, con la frana, non è stata interessata dal crollo. Se fosse scesa tutta la parte pericolante della montagna, sarebbe stato ancora meglio, ma oggi mi sento di dire che un sospiro di sollievo lo si possa tirare. L'obiettivo è quello di poter riavere a disposizione in toto la zona industriale, che contribuisce al benessere del Comune e del Cantone.".

"Negli ultimi anni la situazione è stata tenuta sotto controllo bene. E il fatto stesso che i miei collaboratori ieri pomeriggio avessero già annunciato che la frana si sarebbe staccata tra le 23 e le 4 del mattino e nelle proporzioni previste, dimostra di quanto sia stato importante il loro lavoro".

Tuttavia la situazione resta in sospeso. La montagna è ancora in movimento: "La zona industriale resta, comunque, ancora in pericolo" dice Borradori. Ma l'ipotesi di far crollare il resto di montagna pericolante con dell'esplosivo è fuori discussione: "I 300mila metri cubi che restano sono troppi per poter ipotizzare un'opzione simile".

Il Consigliere di Stato spiega che la zona industriale “era  e resta a rischio”. “Insieme al Municipio e ai geologi – ha concluso Borradori - discuteremo per decidere sui passi da intraprendere per il futuro. La situazione è incerta. Sarà il Municipio a scegliere se e quando autorizzare l’apertura della zona, dopo aver sentito gli esperti del Cantone”.

A raggiungere Preonzo oggi è stato anche il Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia. Come il suo collega Borradori, Laura Sadis ha effettuato un sopralluogo nelle vicinanze della frana di Preonzo, allo scopo non solo di sincerarsi di persona della situazione dopo gli scoscendimenti avvenuti nelle ultime ore, ma soprattutto di “ringraziare i tecnici che da anni lavorano al monitoraggio e al contenimento della frana e testimoniare la propria vicinanza ad autorità, cittadini e imprenditori del luogo”.

È infine stato convenuto che, non appena sarà possibile fornire nuove informazioni dal profilo tecnico, si svolgerà un incontro tra autorità comunali, aziende e autorità cantonali, in modo che quest’ultime possano fornire il giusto accompagnamento alle attività imprenditoriali della zona.

p.d'a.
 

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