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MENDRISIOL'Ospedale scarica la ginecologa "pregiudicata"

21.04.12 - 11:53
La Direzione generale dell'Ente Ospedaliero Cantonale: "La Dottoressa non ha chiarito con lealtà aspetti di rilevanza penale che la riguardano in Italia"
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L'Ospedale scarica la ginecologa "pregiudicata"
La Direzione generale dell'Ente Ospedaliero Cantonale: "La Dottoressa non ha chiarito con lealtà aspetti di rilevanza penale che la riguardano in Italia"

MENDRISIO -  In mattinata è arrivata la comunicazione della Direzione generale dell’Ente Ospedaliero Cantonale di aver sospeso la collaborazione con la Dr.ssa M.D., ginecologa frontaliera che - stando alle accuse - avrebbe espiato diverse condanne espiate in Italia, per un totale di 19 mesi.

A denunciare la presenza della ginecologa italiana all'Ospedale Beata Vergine di Mendrisio sono stati un articolo del Mattinonline e il deputato leghista Massimiliano Robbiani, che ieri ha inoltrato un'interrogazione al Consiglio di Stato. Stando a quanto ha riferito Robbiani la donna, di origine valtellinese, sarebbe stata condannata a 10 mesi di reclusione per le sue responsabilità nell’aver mandato in coma una donna. A questa si aggiungerebbe una condanna a 9 mesi per aver svolto attività medica senza specifica autorizzazione e tentata evasione fiscale.

Insomma una situazione poco cristallina che ha portato la Direzione generale dell’Ente Ospedaliero Cantonale a diramare un comunicato stampa annunciando di aver sospeso la dottoressa "attiva presso alcune primarie strutture sanitarie della Lombardia, con la quale dal 2009 l’Ospedale Regionale di Mendrisio aveva sottoscritto un accordo per visite specialistiche di diagnosi prenatale, consistente nella presenza della ginecologa a Mendrisio due mezze giornate al mese".

L'Ente Ospedaliero Cantonale sotolinea però che l'attività della dottoressa "presso l’Ospedale di Mendrisio è risultata conforme alle aspettative". Tuttavia la donna si legge nel comunicato stampa non ha "chiarito con lealtà aspetti di rilevanza penale che la riguardano in Italia". Dunque per la salvaguardia e per "la buona reputazione dei nostri ospedali, l’EOC non intende avvalersi ulteriormente delle sue prestazioni".


 

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