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TICINOLotta alla droga: la cocaina domina, 1300 le denunce e 7 i morti nel 2011

03.04.12 - 13:26
Ti-Press (archivio)
Lotta alla droga: la cocaina domina, 1300 le denunce e 7 i morti nel 2011

LUGANO - La polvere bianca sudamericana resta anche nel 2011 la droga maggiormente trafficata, spacciata e consumata in Ticino. La collaborazione tra il Servizio antidroga della Polizia cantonale (SAD), Guardie di confine, polizie comunali e Polizia dei trasporti ha permesso di sequestrare circa 9 chili di cocaina, 870 grammi di eroina, 900 pastiglie di ecstasy, 43 chili di marijuana (2'400 le piante di canapa estirpate) e 2,6 chili di hascisc.

Lo scorso anno sono state denunciate al Ministero pubblico oltre 1’300 persone (1'573 nel 2010), 85 invece gli arresti effettuati (73). Le morti per overdose sono state 7 (5 nel 2010).

La lotta al traffico e al consumo di sostanze stupefacenti è stata molto intensa anche nel 2011 e ha interessato tutte le fasce d’età e della popolazione. Non vi è infatti classe sociale immune dal vizio.

L’entrata in vigore nel mese di luglio 2011 della revisione della Legge Federale sugli stupefacenti ha toccato alcuni aspetti riferiti ai casi di infrazione aggravata con l’introduzione dell’aggravante per chi vende stupefacenti per mestiere nei centri di formazione o nelle immediate vicinanze. Per la canapa il legislatore ha stabilito che con una percentuale di THC superiore all’1% deve sempre essere considerata droga.

Importante l’attività investigativa di contrasto di traffici di cocaina organizzati da dominicani e da calabresi. Questi ultimi hanno organizzato regolari approvvigionamenti di stupefacente dalla Calabria al Ticino servendosi anche di bus provenienti dalla vicina penisola. La rotta privilegiata dai corrieri utilizzati dai trafficanti dominicani è rimasta quella dalla Spagna alla Svizzera. Anche i metodi di trasporto sono rimasti tradizionali, privilegiando l’utilizzo di veicoli e treno. I sequestri di cocaina proveniente dalla Spagna effettuati hanno permesso di constatare una diminuzione della purezza dello stupefacente. Il risultato sul mercato per i trafficanti è un maggiore guadagno ed un rischio accresciuto per i consumatori poiché le sostanze “da taglio” utilizzate possono costituire un serio pericolo per la loro salute.

In Ticino il consumo e lo spaccio di eroina appare stabile. Un’inchiesta legata a questa droga che ha toccato in particolare il Luganese, ha confermato l’approvvigionamento e lo smercio di diversi chili nell’arco di un paio di anni. Lo stupefacente proveniva da Zurigo e veniva trasportato in Ticino da tossicomani locali che poi in piccole dosi lo rivendevano. Positivo il fatto che per quanto riguarda l’eroina non vi sono riscontri su organizzazioni criminali con base nel nostro cantone.

Per quanto riguarda le piantagioni di canapa sativa, la marijuana e i suoi derivati vi è stata una relativa stabilità nei sequestri. L’aumento dei sequestri delle “smart drugs”, in particolare effettuati dalle autorità doganali, conferma quanto facile sia ordinare queste pericolose droghe tramite internet. In quest’ambito dal 01.07.2011 è stata colmata una lacuna giuridica ed in questo modo la Legge federale sugli stupefacenti con le relative conseguenze penali è applicabile anche alle sostanze con effetti analoghi alle droghe.

Sebbene meno visibili, sono sempre presenti sul nostro territorio gli spacciatori di origine nigeriana. A differenza degli scorsi anni, si nota ora anche un certo pendolarismo dalla Svizzera interna o dall’Italia verso il Ticino. Uomini in possesso di medi o piccoli quantitativi di cocaina raggiungono la nostra regione ed in breve tempo vendono quanto in loro possesso per poi repentinamente ritornare nelle località di partenza.

Nel 2011 si è registrata per la prima volta in Ticino la morte di un corriere “bodypacker” che trasportava nel suo intestino un ingente quantitativo di ovuli di eroina. Nel corso dell’inchiesta, pure per la prima volta nel nostro Cantone, è stata effettuata l’autopsia virtuale utilizzando la TAC. Questo prima di procedere all’autopsia classica che oltre ad aver determinato le cause della morte ha permesso di recuperare lo stupefacente occultato. Il tragico evento ha evidenziato la mancanza di una struttura adeguata per recuperare lo stupefacente dai corrieri di droga fermati. Grazie all’impegno del Comandante della Polizia cantonale, del Direttore del Dipartimento Istituzioni e alla collaborazione con il Dipartimento sanità e socialità e l’Ente ospedaliero cantonale è in fase di realizzazione presso l’Ospedale Civico di Lugano un’apposita toilette per il recupero degli ovuli. Questo per garantire agli agenti che devono effettuare l’ingrato compito condizioni igieniche e professionali adeguate.

Il consumo di droga non può essere confinato unicamente nella sfera delle attività della polizia ma assume pure dei risvolti sociali. In quest’ambito da un lato si è notato come gli spacciatori “d’importazione” (persone che dall’estero raggiungono il Ticino per vendere droga) nel giro di pochi anni, se non addirittura mesi, guadagnano ingenti somme di denaro. Soldi che nelle loro nazioni di origine possono garantire ai diretti interessati e a tutta la famiglia un alto tenore di vita per molti anni.

Dall’altro si evidenzia che a volte lo stile di vita di alcuni consumatori locali di stupefacenti tocca livelli preoccupanti. Non sono rare le occasioni in cui gli agenti del SAD intervengono in appartamenti lasciati in totale degrado e abbandono. Purtroppo talvolta in queste abitazioni vivono anche bambini e per questo motivo non sono mancate da parte del SAD segnalazioni alle varie commissioni tutorie regionali.

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