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TICINOOCST: "togliere il blocco dei ristorni"

09.03.12 - 11:34
Foto Ti-Press
OCST: "togliere il blocco dei ristorni"

BELLINZONA - La decisione, adottata lo scorso mese di giugno dal Consiglio di Stato, di bloccare la metà del ristorno all’Italia sulle imposte dei frontalieri aveva sollevato le obiezioni dell’OCST. La misura appariva affrettata e non adeguatamente ponderata; esulava soprattutto da una concezione strategica dei rapporti del Ticino sia con la Confederazione, sia con le province confinanti e la Lombardia.
Quanto dibattuto e proposto dal Consiglio regionale della Lombardia, che si erge contro il mancato rispetto del relativo accordo tra la Svizzera e l’Italia, conferisce una accentuata attualità a questo tema. Rende in particolare indispensabile una rinnovata verifica della linea seguita dal governo cantonale.

Per Meinrado Robbiani, Segretariato cantonale dell’ O C S T, “occorre che il Consiglio di Stato abbia la capacità di sottrarsi alla sindrome del vicolo cieco. Il blocco dei ristorni non ha ancora sortito gli effetti auspicati . E’ perciò tangibile il rischio che il governo si senta nell’impossibilità di modificare la rotta per timore di perdere la faccia. Rimanere incollati  alla linea iniziale, che viola un accordo internazionale sottoscritto dalla Svizzera, potrebbe tuttavia incanalare il Cantone verso uno sbocco ancora più controproducente”.

Secondo l’OCST, in questo modo viene anche progressivamente incrinato il ruolo che da più parti si è rivendicato per il Ticino: quello di essere riconosciuto come il raccordo primario con l’Italia, vedendosi riconosciuta una funzione di interesse nazionale.

Robbiani spiega ancora che “ L’atteggiamento del Consiglio di Stato lascia emergere crepe visibili anche guardando al versante italiano. Il blocco dei ristorni non solo ha messo in luce che si è tuttora privi di una strategia verso le zone confinanti ma sta gradatamente sgretolando l’appoggio che i Comuni di frontiera, destinatari dei ristorni, e la Lombardia, con la quale si intrattengono rapporti privilegiati, potrebbero fornire al Ticino. Queste relazioni si stanno incrinando anche perché il Ticino lancia segnali contradditori.
Ma la proposta allora qual è? L’OCST considera che il governo cantonale, d’intesa per le modalità con Berna, debba togliere il blocco dei ristorni. In questo ambito, non è forse completamente superato il tempo. Una gestione più accorta della vicenda avrebbe dovuto indurre il Consiglio di Stato ad andare in questa direzione prima che si accentuassero le reazioni italiane al mancato rispetto dell’accordo sui ristorni. Verso Berna oggi si ritrova in una posizione di minore influenza e forza.
 

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