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TICINOPreti con prostitute per spot: bacchettata Laura Kämpf

01.03.12 - 07:18
La modella criticata dai sacerdoti per la pubblicità Belotti ottica e udito: "È un personaggio noto, veicola un messaggio ambiguo ai giovani"
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Preti con prostitute per spot: bacchettata Laura Kämpf
La modella criticata dai sacerdoti per la pubblicità Belotti ottica e udito: "È un personaggio noto, veicola un messaggio ambiguo ai giovani"

LOCARNO – “Certo, c’è ironia in questi spot. Ma il messaggio è molto ambiguo. E insistere nel mettere in ridicolo la figura del sacerdote a lungo andare può essere pericoloso”. Don Pierangelo Regazzi, arciprete di Bellinzona, reagisce così di fronte alla nuova pubblicità Belotti in onda sugli schermi RSI da lunedì. Stavolta non si parla di vista, ma di udito. In immagine c’è sempre un prete, anzi stavolta sono due. E ancora una volta c’è lei, la modella Laura Kämpf, travestita da escort. Si gioca sul filo dei malintesi. E non tutti, anche tra il pubblico laico, gradiscono. “Il prete è usato con la funzione di macchietta – dice don Willy Volonté, rettore del seminario diocesano –. Gli autori avrebbero fatto altrettanto con un consigliere federale o con un medico o un avvocato?”

Situazioni sgradevoli - Scherza con i fanti, ma lascia stare i santi. Del noto proverbio popolare sembra essersi scordato il pubblicitario Michel Ferrise, già autore della discussa campagna Balairatt. E così dopo averci provato già in autunno, ecco il secondo spot Belotti con protagonisti preti e prostitute. “Sono spot ben fatti, perfino divertenti da un certo punto di vista – ammette don Volonté –. Il prete cade in situazioni sgradevoli involontariamente. Però martellare su certi filoni crea dell’imbarazzo, soprattutto per i nuovi sacerdoti, giovani chiamati a operare in un contesto già difficile e pieno di scetticismo. Passi per la prima campagna, ma stavolta si poteva cambiare soggetto”.

Moralità - “Il prete dovrebbe incarnare la figura della moralità – sottolinea don Regazzi –, e probabilmente è per questo che viene usato in un simile spot. Per porsi agli antipodi della prostituta. Lo sguardo di meraviglia dei sacerdoti nella pubblicità ci possono fare pensare che anche il prete è un uomo e può cadere in tentazione. È un concetto che potrebbe suscitare polemiche e incomprensioni presso l’opinione pubblica già bombardata dagli scandali mediatici. E poi questa ragazza… È una persona molto nota tra i giovani. Ha influenza, dovrebbe stare attenta ai messaggi che veicola alle nuove generazioni”. Su Laura Kämpf ha qualcosa da dire anche Don Volonté. “Mi spiace per l’immagine che trasmette della donna. Perché una ragazza così bella ragazza deve presentarsi in modo volgare?”

Personaggi – Michel Ferrise, la mente della campagna, a questo punto si giustifica. “Noi siamo partiti dal successo del primo spot. Erano nati dei personaggi. Da una parte il giovane prete, molto simpatico. Dall’altra la bella Laura. Abbiamo deciso di riproporli, ma senza urtare nessuno, siamo in buona fede. Lo dimostra il fatto che nello spot il prete non abbassa il finestrino del tutto per parlare con la ragazza. Ma solo parzialmente. Ci sono dei confini etici nella pubblicità, e per me il confine è rappresentato da quel finestrino”. Poi difende Laura Kämpf. “È una modella, fa il suo lavoro di attrice, recita la sua parte. Non mi sembra sia volgare, anzi è molto coperta, non ci sono scene di nudo o altro, tutto è molto raffinato. Mi spiace che qualcuno si sia sentito urtato, ma lo ripeto, dietro questa pubblicità c’è solo simpatia”.

P.M.

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