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MANNO - La Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) annuncia la recente nomina del Professore Giambattista Ravano al prestigioso incarico di membro del Consiglio svizzero della scienza e della tecnologia.
Il Consiglio svizzero della scienza e della tecnologia (CSST) è l’organo consultivo del Consiglio federale per le questioni riguardanti la politica in materia di scienza, scuole universitarie, ricerca e tecnologia. Il CSST svolge i propri compiti come organo consultivo indipendente e ha come obiettivo quello di promuovere costantemente l’eccellenza dell’insegnamento e della ricerca in Svizzera in tutte le discipline scientifiche.
Il Consiglio federale ha recentemente designato i membri delle commissioni extraparlamentari - comprendenti anche il CSST - per il nuovo periodo amministrativo 2012-2015. Tra le personalità nominate appartenenti al mondo della scienza, dell’insegnamento e della ricerca, è stato designato quale nuovo membro del CSST il Professore Giambattista Ravano. La direzione della SUPSI è particolarmente fiera di questa nomina che permette ad un autorevole rappresentante del Cantone Ticino di essere rappresentato in questa importante commissione federale.
Diplomato in fisica al Politecnico federale di Zurigo, il Prof. Ravano è Direttore del dipartimento tecnologie innovative della SUPSI e membro della Direzione della scuola. Con questa funzione organizza il dipartimento in quattro istituti basati sulla ricerca, sviluppa due nuovi curricoli di Bachelor of Science (uno in ingegneria meccanica e un altro in ingegneria gestionale), realizza la riforma di Bologna per i corsi di laurea in ingegneria e introduce il Master of Science. In parallelo la ricerca, lo sviluppo e il trasferimento di tecnologia del dipartimento moltiplicano il volume delle sue attività e sviluppano un carattere internazionale e diverse cooperazioni nei corsi di laurea e nella ricerca con altre istituzioni.
Giambattista Ravano è responsabile del coordinamento di tutta la ricerca della SUPSI e con i colleghi ricercatori ha sviluppato una nuova strategia per tutta la scuola basata su sette assi prioritari dall’arte alla tecnologia, con specifico carattere multidisciplinare.
La sua continua attività professionale privata e gli stretti contatti con il territorio industriale lo spingono ad impegnarsi nelle attività di technology transfer e a diventarne responsabile per le istituzioni accademiche della Svizzera italiana. Diventa presidente di Ticino Transfer, ora Fondazione AGIRE, organizzazione voluta dal Cantone, che raggruppa l’Associazione Industriali, la Camera di Commercio, l’Amministrazione cantonale, l’USI e la SUPSI e gli Enti regionali di sviluppo. Questa Fondazione ha assunto la responsabilità di coordinare le attività di sviluppo e innovazione regionale e ha ricevuto dal Governo cantonale il compito di assegnare i fondi per l’innovazione in start-up e aziende esistenti.
