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Le accuse sono infatti state formulate nei confronti del presidente del club
BELLINZONA - "Il Comitato della Società Nuoto Bellinzona ha preso atto con costernazione e sgomento delle accuse formulate nei confronti del presidente del club (presunti abusi sessuali su minori) e assicura piena collaborazione all’autorità giudiziaria e di polizia affinché la fattispecie venga chiarita". Luca Ferrari, presidente ad interim della Società Nuoto Bellinzona, rompe il silenzio dopo l'annuncio di ieri, da parte della polizia, dell'arresto di un 69enne con l'accusa, appunto, di aver abusato sessualmente di minorenni.
L'uomo, è finito in manette a Bellinzona ieri mattina dopo essere stato denunciato da una presunta vittima e, come ci confermano dal Ministero Pubblico, le indagini stanno verificando la possibilità che il caso non sia isolato. Gli inquirenti sospettano infatti che l’uomo abbia compiuto altri reati sull'arco di diversi anni. La sezione reati contro l'integrità delle persone della polizia cantonale ticinese ha quindi iniziato ieri sera la ricostruzione dei fatti con un lungo interrogatorio. La convalida dell'arresto, che in 48 ore dovrà essere confermata, è stata intanto richiesta dal PM Amos Pagnamenta.
"Il Comitato della SNB, in collaborazione con la polizia cantonale (Sezione Reati contro l’Integrità delle Persone) e l’ASPI (Fondazione della Svizzera Italiana per l’Aiuto, il Sostegno e la Protezione dell’Infanzia), ha provveduto già venerdì sera ad organizzare momenti di supporto per le potenziali vittime e le loro famiglie - spiega Ferrari che precisa - Il Comitato SNB, partecipe del dolore di tutte le persone coinvolte, invita gli organi di informazione a tener presente, nel loro difficile lavoro, la tutela delle vittime".
