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TICINOPer le strade 136 milioni di franchi

30.11.11 - 16:08
Il governo cantonale chiede un credito per il quadriennio 2012-2015
Per le strade 136 milioni di franchi
Il governo cantonale chiede un credito per il quadriennio 2012-2015

BELLINZONA - Sono 136 i milioni di franchi richiesti oggi dal governo cantonale destinati alla conservazione del patrimonio delle strade cantonali per il quadriennio 2012-2015.

Gli investimenti per le opere di conservazione si suddividono come segue.

Pavimentazione e cigli
Il credito di 82 milioni di franchi è destinato agli interventi conservativi usuali, secondo priorità stabilite mediante una procedura analitica che considera lo stato della pavimentazione ponderato con altri parametri (ad es. il volume di traffico) su un determinato tratto. I lavori sono ripartiti sul territorio cantonale a dipendenza delle priorità.

Risanamento manufatti
Il credito di 26 milioni permette la continuazione del programma di risanamento. Grazie al notevole volume di lavoro svolto finora, il ritmo della conservazione dei manufatti sulle strade cantonali è soddisfacente.

Piccoli interventi su manufatti
Il credito di 8 milioni riguarda una serie di interventi minori che permettono di prolungare la durata di vita del manufatto, evitando di ricorrere in futuro a investimenti più importanti. In casi particolari di piccoli manufatti, questo importo permette anche di procedere a un risanamento generale.

Migliorie stradali
Il credito di 15 milioni ha due destinazioni. Da una parte, concerne il programma di piccole migliorie da attuare nelle zone in cui la sicurezza va aumentata; dall'altra, riguarda una serie di migliorie maggiori, con investimenti che possono superare il milione di franchi. L'importo complessivo comprende anche gli interventi a favore della moderazione del traffico nelle località e il risanamento di passaggi pedonali.

Conservazione di impianti e opere di premunizione
I due crediti di 2.5 milioni l’uno serviranno da una parte a risanamenti di piccola e media portata di impianti elettromeccanici, quali ad es. il rinnovo di impianti semaforici e, dall’altra a opere di protezione in caso di urgenze non pianificabili.

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