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TICINOCaso Jaks: 'Chi l'ha visto?' attacca la polizia ticinese

27.10.11 - 08:50
Per la trasmissione di Rai Tre le foto di Peter sono state diramate in ritardo. E spunta il parallelismo tra la vicenda dell'ex star dell'hockey elvetico e quella del padre delle gemelline scomparse Matthias Schepp
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Caso Jaks: 'Chi l'ha visto?' attacca la polizia ticinese
Per la trasmissione di Rai Tre le foto di Peter sono state diramate in ritardo. E spunta il parallelismo tra la vicenda dell'ex star dell'hockey elvetico e quella del padre delle gemelline scomparse Matthias Schepp

BELLINZONA– Accuse velate, ma comunque pesanti, quelle rivolte dalla popolare trasmissione televisiva ‘Chi l’ha visto?’ nei confronti della polizia svizzera. Nella puntata di mercoledì sera il programma di Rai Tre ha cercato di ricostruire la vicenda dell’ex star dell’hockey rossocrociato Peter Jaks, morto suicida alla stazione di Bari Santo Spirito lo scorso 5 ottobre. Secondo ‘Chi l’ha visto?’ le foto di Peter Jaks non sarebbero state diramate per tempo alle autorità italiane. Di più. Nel servizio si dice apertamente che, con un tempismo differente, Jaks sarebbe stato probabilmente salvato.

Ritardi - Un’interpretazione dei fatti che lascia di stucco e che apre nuovi interrogativi. Il riferimento va soprattutto al controllo a cui Jaks è stato sottoposto nella notte tra domenica 2 e lunedì 3 ottobre alla stazione di Potenza. Jaks era scomparso dalle 5.30 di domenica mattina da Bellinzona. I carabinieri lo fermano. Lui non ha i documenti, ma dà comunque le sue generalità, spiegando di avere sbagliato treno dopo avere assistito alla partita di calcio Roma-Atalanta. Poco dopo lo lasciano andare. È su questo episodio che insiste ‘Chi l’ha visto?’. Sostenendo che se da parte Svizzera non si fosse temporeggiato troppo sul diramare foto e dati dello scomparso, i carabinieri quella notte avrebbero potuto intervenire.

L'altra faccia della medaglia - I giornalisti di Rai Tre, invece, non si interrogano sulle ragioni per cui i carabinieri abbiano trattato con tanta leggerezza un uomo in giro senza documenti nel cuore della notte. E c’è un altro dettaglio poco chiaro: Roma-Atalanta venne giocata di sabato, non di domenica. Impossibile che Jaks fosse di ritorno dalla partita quella notte. Possibile che nessuno dei carabinieri avesse notato una simile discordanza? Su questo, però, silenzio totale.

Storie intrecciate - ‘Chi l’ha visto?’ propone poi il parallelismo tra Matthias Schepp, il padre delle due gemelline ormai scomparse da quasi un anno, e Jaks. Entrambi sono svizzeri. Entrambi hanno fatto un viaggio folle. Entrambi hanno deciso di morire sotto a un treno della Puglia. Schepp a Cerignola, Jaks a Bari Santo Spirito. ‘Chi l’ha visto?’ lascia intendere che potrebbe anche non trattarsi di una casualità.

La borsa nera - Il servizio pone infine l'accento sulla borsa nera che Jaks avrebbe avuto con sé al momento della partenza da Bellinzona. Nessuno sa che fine abbia fatto. Nessuno sa cosa contenesse esattamente. Per adesso si lavora solo su ipotesi. Spesso anche molto fantasiose.

P.M.

 

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