LUGANO - Maddalena Ermotti-Lepori a nome del Gruppo PPD e generazione giovani ha presentato una interrogazione al Municipio di LUgano per chiedere se ci sono progetti per sfruttare di più gli impianti alla diga della Verzasca.
La promozione delle energie da fonti rinnovabili è uno dei punti cardine del Piano Energetico Cantonale e, in particolare con l’abbandono del nucleare, fa parte della strategia futura della Confederazione. In tal senso, i progetti di pompaggio-turbinaggio rientrano quale necessità di stoccaggio di questa energia che, come si sa, non è disponibile a piacimento, ma può variare di molto nel corso di una settimana. In Ticino, che è il terzo produttore svizzero di energia idroelettrica, potrebbe rilevarsi interessante e necessaria la realizzazione di un impianto di questo tipo.
Il Governo cantonale lo scorso settembre ha dato il nulla osta al Piano di utilizzazione cantonale degli impianti elettrici dell’azienda Elettrica ticinese, che prevede di costruire una seconda diga a metà della val d’Ambra, alta circa 80 metri e con una capacità di 2.3 milioni di metri cubi. Si tratta di una centrale a produzione idraulica di tipo pompaggio –turbinaggio, che di fatto accumula energia di notte per venderla nei momenti di maggiore utilizzazione: essa permetterebbe di stoccare l’acqua (e quindi l’energia) pompandola in alto di notte, a basso costo, per poi rivenderla di giorno, nelle ore di punta.
Il progetto Val d’Ambra fa comunque discutere, sia per le modalità con le quali lo si è promosso sia perché da una parte comporta una perdita definitiva di ampie superfici occupate da ambienti naturali, ma anche perché, con l’abbandono del nucleare, diventerà forse meno interessante dal punto di vista finanziario (probabilmente diminuirà la quantità di energia prodotta di notte e venduta a basso costo e le differenze tra punta e banda diminuiranno).
Per Maddalena Ermotti-Lepori esiste la diga della Verzasca e costruire un impianto di pompaggio e turbinaggio alla Verzasca parrebbe porre meno problemi dal punto di vista paesaggistico ma anche finanziario, in particolare perché gli impianti più onerosi e problematici esistono già. “Non va neppure dimenticato, da un punto di vista dell’uso razionale della preziosa risorsa idrica pubblica, che il possibile progetto di pompaggio-turbinaggio in Verzasca sembrerebbe essere, a detta della Confederazione, uno tra i più interessanti in Svizzera, soprattutto grazie al fatto che dispone di acqua in modo pressoché illimitato (Verbano): fattore questo assolutamente decisivo per l’economicità del pompaggio.”
"Da ultimo, è abbastanza evidente che in Ticino non si potranno realizzare più impianti di pompaggio-turbinaggio, sia per una questione ambientale che economica-finanziaria (costi di centinaia di milioni), pertanto, come del resto è già stato sollevato sia in varie interrogazioni che in articoli sui giornali, sembrerebbe imperativo una celere valutazione globale di tutte le possibilità, per quindi scegliere e realizzare in tempi relativamente stretti quella che risulterà la migliore in assoluto."
Da qui l’interrogazione per chiedere al Municipio se è a conoscenza di precedenti studi di fattibilità per quanto riguarda un ampliamento/potenziamento degli impianti alla diga della Verzasca, quali sono gli intendimenti in merito a un eventuale potenziamento degli impianti della diga della Verzasca, e se è a conoscenza se la Verzasca SA ha già preso contatto con le autorità cantonali per quanto riguarda il progetto sopraindicato