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LUGANOAd Agno voleranno aeroplani o palline da golf?

10.10.11 - 16:08
Bignasca: "Prima o poi le compagnie aeree saranno sussidiate dallo Stato"
Ti-Press
Ad Agno voleranno aeroplani o palline da golf?
Bignasca: "Prima o poi le compagnie aeree saranno sussidiate dallo Stato"

LUGANO - 69 milioni di franchi. È questa la richiesta di Lugano Airport per finanziare il piano di rilancio dello scalo, in crisi praticamente ininterrotta dalla scomparsa di Crossair. Pista troppo corta, strutture vetuste, mancanza di servizi alla clientela, molte sono le situazioni da risanare per consentire una vera ripresa dell'attività aviatoria ad Agno. 

Stasera si terrà un incontro tra la dirigenza di Lugano Airport, la Commissione della Gestione, il capo-dicastero Giuliano Bignasca e il municipale Angelo Jermini al fine di valutare il piano industriale proposto da Lugano Airport, che presenta cifre rosse da ormai 5 anni. Come prima mossa, il Consiglio comunale di Lugano si deve esprimere su un credito di 3'150'000 franchi per ricapitalizzare la società che gestisce lo scalo.

Il municipale responsabile per l'aeroporto, Giuliano Bignasca, che a suo tempo aveva ventilato la possibilità di chiudere l'aeroporto e trasformarlo in un campo da golf, sembra ora volere concedere maggior tempo alla società di gestione per cercare di raddrizzare le sorti dello scalo.

"Intanto, turandoci il naso, cerchiamo di far passare il credito per ricapitalizzare Lugano Airport. Il piano da 69 milioni potrebbe poi anche rivelarsi più conveniente: stiamo ancora calcolando un po' di cubature e volumetrie."

Ma ha senso per la Città di Lugano investire così tanti soldi in un aeroporto che non sembra più suscitare grande interesse?
"Bisogna coinvolgere anche i privati. Occorre creare una società che faccia un diritto di superficie sull'area aeroportuale, una società detenuta in maggioranza dalla Città, ma anche dai comuni limitrofi e da privati. Ci sono alcune possibilità per procurare reddito attorno all'aeroporto. Per esempio facendo pagare un affitto a chi ha il jet privato e atterra a Lugano."

Le compagnie aeree non sembrano fare a gara per atterrare a Lugano e ora anche la Darwin naviga in cattive acque.
"Prima o poi, in tutto il mondo, le compagnie aeree dovranno essere sussidiate, così come vengono sussidiati treni e bus. Spero che non saremo noi i primi a farlo, ma quando gli altri paesi inizieranno ad aiutare finanziariamente le loro compagnie, anche la Svizzera seguirà."

 Le grandi compagnie aeree, come la Swiss, sopravvivono da sole, senza sussidi.
"La Swiss resiste, per il momento. Ma anche la Swissair sopravviveva da sola e abbiamo visto che fine ha fatto."

 Quindi quale sarà la strategia per l'aeroporto di Agno nei prossimi anni?
"Penso che almeno per i prossimi cinque anni si debba andare avanti e nel frattempo elaborare il masterplan. Per il momento i collegamenti offerti dall'aeroporto sono necessari, anche perché non so che fine farà Malpensa.

 Se poi non si arriva al dunque, io non voglio stare lì a buttare soldi nell'aeroporto e fare la guerra con Muzzano, Agno e Bioggio. I comuni vicini devono mettere fuori la faccia, così come devono mostrare interesse i privati. Altrimenti resta sempre aperta l'opzione campo da golf."

Proprio sulla Malpensa, il collegamento ferroviario dal Ticino prima o poi verrà concluso. 
(sonora risata) "Me lo farà vedere quando sarà finito."

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