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TICINO"Fuori dalla scuola il Mattino della Domenica", la Lega risponde

02.10.11 - 09:37
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"Fuori dalla scuola il Mattino della Domenica", la Lega risponde

LUGANO - Come aveva annunciato Bignasca, la risposta ai 150 firmatari dell’appello "Fuori dalla scuola il Mattino della Domenica" è arrivata oggi sul domenicale leghista.
E non poteva essere che una riposta dai toni populisti nella quale si schiva il contentare dell’appello, rilanciando sui soldi che si spendono per pubblicizzarlo e sulla capacità dei firmatari dell’appello di creare “posti di lavoro”.

Argomentazioni, poco attinenti? Ai lettori la sentenza. Ricordiamo che l’appello di 150 firmatari, di avvocati, attori, scrittori (tra cui Alberto Nessi) studenti, architetti (tra cui Tita Carloni), municipali, parlamentari (tra cui Dick Marty), ma anche casalinghe e infermieri è quello di togliere dalle sedi scolastiche le copie del Mattino della Domenica. La motivazione è legata al linguaggio rozzo, violento e spesso anche scurrile che il giornale utilizzerebbe. Sotto accusa anche i toni diseducativi che preferiscono l’ invettiva invece del dialogo, la minaccia invece del civile confronto.

A tutto questo la Lega risponde “Ci piacerebbe sapere se i firmatari, tutti dipendenti pubblici, quindi pagati con i soldi nostri, e anche quelli dei leghisti, hanno utilizzato i mezzi informatici dello Stato per diffondere la petizione” E ancora: “ Cosa ha fatto questa gente per il Ticino e i ticinesi? Niente,! Quanti posti di lavoro hanno creato? Nessuno ! Ê tutta gente pagata con i nostri soldi e che in materia di intolleranza e di odio che diffonde a vagonate ancorché con toni ipocritamente educati, non ha lezione da prendere da nessuno.
E infine “Fuori dalle scuole chi abusa del proprio ruolo e dei nostri soldi per fare politica”. E così via …  

 

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