SVIZZERAMiss Svizzera, "un format vecchio"

LUGANO  - Daniela Tami, lei ha prodotto il concorso di Miss Svizzera. L'auditel in Ticino non è andato poi così male. Il programma ha registrato un 37%. Se non ci fosse stato il derby sulla RSI2 che ha raccolto il 25%, il concorso avrebbe ottenuto un ottimo piazzamento.
"In Ticino è andata molto bene, e siamo soddisfatti del risultato raggiunto. Tuttavia non si può negare che a livello svizzero negli ultimi 5-6 anni la trasmissione ha visto un forte calo per quanto riguarda gli indici di ascolto. La decisione della SSR di non trasmettere più il concorso non si riferisce ai dati di ascolto dell'ultima edizione, bensì alla perdita di interesse riscontrata negli ultimi anni".

Come spiegare invece il buon risultato ticinese?
"In genere la regione linguistica che organizza lo spettacolo registra puntualmente il maggior indice di ascolto. Se lo spettacolo fosse stato realizzato nella Svizzera tedesca o nella Svizzera francese, i telespettatori più numerosi si sarebbero avuti rispettivamente sulla SF oppure sulla TSR".

Perchè negli ultimi anni il calo dell'auditel di Miss Svizzera è stato così marcato?
"Forse una disaffezione del pubblico a questo tipo di programma, oppure il concorso come tale è un po' invecchiato. Il format esiste dagli anni novanta e non è mai cambiato. L'organizzazione di Miss Svizzera ha delle richieste molto precise e impone la realizzazione di determinati momenti, come ad esempio la sfilata in costume da bagno, tre momenti di passerella, la premiazione in un determinato modo. Forse tutto ciò non corrisponde più ai casting show di oggi".

Quanto costa un programma simile
"È difficile dirlo. Ci sono i costi aziendali, poi quelli esterni. Dal punto di vista artistico non costa molto, perché gli ospiti musicali sono in promozione. Sulle cifre esatte bisogna però rivolgersi alla direzione della SSR".