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Inoltrata questa mattina al Consiglio di Stato una mozione perché non sospenda o riduca i versamenti ai Cantoni
LUGANO - Il Gruppo della Lega dei Ticinesi in Gran Consiglio si è riunito ieri sera al rientro dalla pausa estiva alla presenza di Giuliano Bignasca e dei Consiglieri di Stato Marco Borradori e Norman Gobbi. Diversi temi sono stati affrontati, ma uno in particolare ha impegnato i Gran Consiglieri Leghisti: l’evoluzione economica del Canton Ticino. A questo proposito, particolare preoccupazione sta destando l’intenzione della BNS di non corrispondere ai cantoni la quota parte dei 2,5 miliardi annui previsti dalla convenzione in essere.
Il gruppo della Lega dei Ticinesi ha elaborato una Mozione all’attenzione del Consiglio di Stato spronandolo ad attivarsi al più presto con il Consiglio Federale affinché questi versamenti ai cantoni siano mantenuti costanti negli anni. Per la Lega dei Ticinesi una eventuale sospensione, pure parziale, non è accettabile perché forzerebbe i cantoni ad applicare politiche economiche restrittive in un momento in cui l’economia è in forte difficoltà e necessita di stimoli seri ed efficaci.
Per la Lega dei Ticinesi il recente stanziamento di due miliardi quale stimolo all'economia proposto dal Consiglio federale non basta. Inoltre la formula adottata dal Consiglio Federale carica l’intero costo delle misure (che ancora sono da definire) sui conti della Confederazione. Quindi, nonostante l’ottimo stato di salute dei conti federali, saranno pagate dai contribuenti, ad esempio, con un rinvio della riduzione della pressione fiscale.
