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LUGANOCaso Tecnopellet, interrogazione PPD: "Cosa succede alle AIL?"

20.07.11 - 17:55
Caso Tecnopellet, interrogazione PPD: "Cosa succede alle AIL?"

LUGANO - I consiglieri comunali PPD Lorenzo Jelmini e Laura Tarchini hanno inoltrato un'interrogazione al Municipio di Lugano sulle vicende che stanno colpendo ultimamente le AIL SA, tramite l'azienda controllata Tecnopellet.

Dopo aver accennato all'aumento del prezzo di vendita del gas, annunciato da AIL e spiegato come conseguenza dell'annuncio della riduzione del moltiplicatore, da parte del Municipio, dal 72.5% al 70%, i consiglieri comunali arrivano al tema caldo di oggi: la questione Tecnopellet.

Dell'azienda in questione, di cui le AIL detenevano la maggioranza, la Procura di Lugano ha decretato il fallimento all'inizio del mese di luglio. Fallimento, hanno spiegato persone vicine alla società, come conseguenza della forza del franco svizzero sui mercati internazionali. Che sia colpa della valuta nazionale, secondo i consiglieri comunali, è dubbio.

"Quello che abbiamo potuto appurare" affermano invece Jelmini e Tarchini "è che di fato la ditta non ha mai funzionato gran che bene, le promesse sono state totalmente disattese e le certificazioni necessarie per il funzionamento non sono mai state concesse dai responsabili cantonali, malgrado il grande impegno in tal senso di un municipale luganese che ha più volte contattato gli uffici cantonali". La conseguenza attuale è la perdita di undici posti di lavoro, e di capitali per otto milioni di franchi.

"Ci piacerebbe sapere" continuano Jelmini e Tarchini "come mai le AIL SA sono subentrate nel 2010 alle AIL Service SA aumentando pure la partecipazione quando le cose già andavano male. E come mai si è voluto investire in una azienda straniera attiva sul mercato estero e che veniva fornita da una ditta non Ticinese". Un investimento, concludono gli esponenti PPD, che non aveva nessun legame con il nostro Cantone.

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