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TICINOSavoia risponde picche a Bertoli: "Troppo tardi"

11.04.11 - 13:30
Il coordinatore dei Verdi non vuole polemiche, ma a Bertoli dice: "Prima l'appello al voto utile dei socialisti e poi Bertoli parla di area-rosso verde?"
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Savoia risponde picche a Bertoli: "Troppo tardi"
Il coordinatore dei Verdi non vuole polemiche, ma a Bertoli dice: "Prima l'appello al voto utile dei socialisti e poi Bertoli parla di area-rosso verde?"

BELLINZONA - Sergio Savoia non vuole polemiche con il Partito Socialista, in particolar modo con Manuele Bertoli, neoconsigliere di Stato, ma da qui a parlare di mano tesa tra i due ce ne corre. In Gran Consiglio ("speriamo di arrivare all'8%" sussurra Savoia) sicuramente l’appoggio dei Verdi ad alcune posizioni socialiste ci sarà. Ma gli ecologisti, nel loro dinamismo, impresso a partire dall'arrivo dell'ex socialista Savoia, aprono al centro e non sono più disposti a stare alla sinistra del Partito socialista. E Savoia vuole togliersi un sassolino e si rivolge a Bertoli, che questa mattina a un’intervista a Tio chiedeva collaborazione ai Verdi: "Non mi sembra corretto da parte dei socialisti appellarsi al voto utile prima delle elezioni e poi parlare di tenuta dell'area rosso-verde quando si subisce la sconfitta. Sarebbe stato meglio rivolgersi alla sinistra e dirle prima delle elezioni: votate chi volete. "

Lo schema classico di area, in cui i Verdi si collocano nella cosiddetta "area rossoverde" è ormai tramontato. Il coordinatore del Movimento ecologista su questo punto è chiaro: "Nei Verdi ticinesi ci so no i Verdi e i Verdi liberali".

Savoia, contento del risultato?
“Molto. Sono felice”.

Sperava in qualcosa in più?

“No, questo risultato ci stupisce. Storicamente l'elezione al Consiglio di Stato è stata sempre difficile, anche per il fatto che il richiamo al voto utile ci danneggiava. Rispetto a quattro anni abbiamo triplicato i voti. Speriamo di fare altrettanto in Gran Consiglio”.

Bertoli ha detto che i voti persi dal PS sono confluiti ai Verdi e, in sostanza, l'area rosso-verde ha tenuto. Lei è d'accordo con quanto detto da Bertoli?
“No, non troppo. Mi sembra un discorso un po' troppo artificiale. L'elettore non vota per area, ma per scelta di partito. E' chiaro che i nostri eletti in Gran Consiglio, su molti temi saranno vicini alle posizioni socialiste. Tuttavia il discorso di area fatto da Bertoli lo avrebbe dovuto fare prima, non dopo le elezioni. Non mi sembra corretto l'atteggiamento di Bertoli. Prima fa l'appello al voto utile per i socialisti e poi, visto il risultato, dice che i voti sono restati nell'area di sinistra? Non ho l'intenzione di fare polemiche, ma l'atteggiamento di Bertoli mi sembra alquanto discutibile”.

Addio alla classica "area rosso-verde" alla quale siamo stati abituati?
"I partiti non stanno fermi sulle loro posizioni. Ai Verdi ticinesi è stato impresso un dinamismo nuovo. Prova ne è che su alcuni temi importanti abbiamo preso delle posizioni innovative che si staccano dall'alveo della sinistra classica. Ci siamo mossi in una maniera innovativa".

Siete paragonabili ai Verdi-liberali?
"Nei Verdi ticinesi ci sono i verdi e i verdi liberali. Due aree, ben definite, come ci sono nel nostro partito persone che si definiscono verdi liberali. La nostra scommessa è di costruire una casa comune degli ecologisti. Non vogliamo ripetere l'errore dei Verdi svizzeri che hanno chiuso a quei Verdi e quindi saldamente ecologisti che su certe tematiche sociali e più economiche hanno posizioni diverse. Se uno è liberale e si sente ecologista, venga pure nei verdi e si troverà benissimo".

I Verdi come si immaginano l'economia? Un nuovo "Capitalismo" sostenibile?
"Mah, alla gente sentire di discutere di capitalismo interessa poco. Faccio un esempio molto banale, concreto. Quando noi ci opponiamo al carbone, non lo facciamo perché non ci piace l'economia. La nostra opposizione nasce non soltanto da una posizione ecologista, ma anche perché la domanda che ci poniamo è: se avessimo investito 30 milioni di euro in Ticino anziché in Germania, non sarebbe stato meglio per la nostra economia? Le scelte intelligente dal punto di vista ambientale, sono anche intelligenti dal punto di vista economico. Risparmiare energia è qualcosa che fa bene alle aziende, non soltanto all'ambiente. Non c'è politica ambientale che non sia anche intelligente dal punto di vista economico, perché avrebbe il fiato corto.

Savoia, lei quando ci sono le assemblee di partito, a quale partecipa? A quelle dei  Verdi liberali o a quella dei Verdi?
"Il nostro partito fa parte del partito ecologista svizzero e andiamo a quelle dei verdi svizzeri. ciò non vuol dire che dobbiamo replicare le divisioni in Ticino che esistono a livello svizzero. Ricordo che in Svizzera fino a due anni fa esistevano due partiti liberali e oggi ce n'è una solo. Dobbiamo arrivare a una ricomposizione del movimento ecologista in Svizzera perche se cosi facessimo avremmo una forza simile a quella tedesca".
 

p.d'a.

Foto Ti-Press

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