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TICINOLa "truffa nigeriana" ora arriva dalla Costa d'Avorio

15.01.11 - 11:11
Nuovi casi del raggiro del finto parente, ora arrivano dal Paese africano sull'orlo della guerra civile
Ti-Press Gabriele Putzu
La "truffa nigeriana" ora arriva dalla Costa d'Avorio
Nuovi casi del raggiro del finto parente, ora arrivano dal Paese africano sull'orlo della guerra civile

LUGANO - I truffatori sono spesso molto furbi, lo sappiamo bene. Ora abbiamo la certezza che si tengono aggiornati, e analizzano anche la situazione internazionale per trarne vantaggio.

In questi giorni, abbiamo ricevuto via e-mail (come noi altri cittadini, stando a segnalazioni ricevute) la classica lettera della cosiddetta "truffa nigeriana", dal nome della Nazione africana che ha registrato il maggior numero di questi tentativi di raggiro. Il meccanismo è il solito: una somma bloccata in una banca perché una persona è morta senza eredi, e il diretto dell'istituto di credito propone a te, persona fortunata, di entrare in possesso dell'ingente somma di denaro (anzi di metà, il restante l'intasca il funzionario che ha avuto l'idea), dimostrando di essere un erede del defunto. La particolarità di questo nuovo tentativo di raggiro è la provenienza: il Paese più gettonato, a quanto pare, è diventato la Costa d'Avorio, che vive da alcune settimane un difficilissimo momento.

L'idea dei truffatori dev'essere stata quindi di sfruttare la complicata situazione della Costa d'Avorio, che vede le opposte fazioni del presidente eletto Ouattara e del suo predecessore Gbagbo scontrarsi con durezza, per ingolosire e stuzzicare l'avidità di qualche ingenuo opportunista in Europa. La somma promessa nella lettera è di 3,7 milioni di dollari, ovvero 3,5 milioni di franchi. La percentuale del 50% da intascare sarebbe stata quindi di oltre 1,7 milioni di franchi. Come in tutti questi casi, facciamo nostro il consiglio rivolto sempre dalla Polizia cantonale: diffidare di questo genere di operazioni, chiaramente illecite, e di non lasciarsi abbindolare dalla prospettiva di soldi facili.

f.c.

Foto Ti-Press Gabriele Putzu

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