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TICINOSan Gottardo, preoccupato il Governo ticinese: "Costruire il secondo tubo"

17.12.10 - 18:12
Il Consiglio di Stato teme le conseguenze negative per l'economia e il turismo ticinesi
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San Gottardo, preoccupato il Governo ticinese: "Costruire il secondo tubo"
Il Consiglio di Stato teme le conseguenze negative per l'economia e il turismo ticinesi

BELLINZONA - Il Consiglio di stato vuole il secondo traforo. Il rapporto presentato oggi dal Consiglio federale sul risanamento della galleria stradale del San Gottardo preoccupa il Governo cantonale che chiede la redifinizione degli scenari prospettati dall'Ufficio federale delle Strade attraverso il coinvolgimento maggiore del Consiglio di Stato ticinese. Le proposte compensative per attutire i disagi di 900 giorni di chiusura tra il 2020 e il 2025 non convincono per niente il nostro governo cantonale: "Non tengono conto dell'effettiva realtà della situazione che si verrà a creare".

Una situazione che si prospetta penalizzatne per il nostro cantone che, di fatto, verrebbe isolato con la conseguenza "di vere e gravi ricadute economiche per il Cantone". Il Consiglio di Stato ricorda l'importanza del traforo nell'ambito della mobilità internazionale, in quanto asse che collega il Nord e il Sud dell'Europa. "Le soluzione prospettate - si legge nella nota del Consiglio di Stato che si riferisce al rapporto presentato dalla Confederazione - sono ritenute insostenibili per il Ticino".

La soluzione auspicata dal Cantone è quella, come detto, del secondo tubo autostradale: "in questo senso non si mancherà di costruire un dialogo comune con il Canton Uri che pure è toccato direttamente da questo problema".

Anche da parte dei governi dei cantoni confinanti con il nostro, Grigioni e Uri, sostengono la soluzione del secondo traforo. La chiusura del tunnel del San Gottardo "è la variante peggiore, gravida di conseguenze": lo afferma il governo cantonale retico, per bocca del suo consigliere Stefan Engler, secondo il quale non si deve ripetere la situazione del 2002. "Qualsiasi variante che non prevede la chiusura o soltanto la chiusura notturna, è da preferire".

Il cantone dei Grigioni è favorevole alla costruzione di un secondo tubo o a un risanamento che consenta il transito, come è avvenuto per il San Bernardino.

Il suo collega urano Markus Züst ha affermato che il secondo tubo è inevitabile, come proposto dal cantone la scorsa settimana.

 

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