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TICINOStadio, torna il piano "B". Martignoni: "Di Giulini non mi fido più"

16.12.10 - 18:23
A Bellinzona il progetto stadio è ancora in alto mare. In attesa di una svolta Martignoni rilancia il piano "B": "Progetto pronto entro marzo"
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Stadio, torna il piano "B". Martignoni: "Di Giulini non mi fido più"
A Bellinzona il progetto stadio è ancora in alto mare. In attesa di una svolta Martignoni rilancia il piano "B": "Progetto pronto entro marzo"

 BELLINZONA - A Bellinzona il freddo è più pungente. In piazza Nosetto l'aria è tesa. Le conclusioni dell'esame preliminare eseguito dal Dipartimento del territorio per il comparto di via Tatti sono risultate indigeste all'Esecutivo bellinzonese.

In particolare è stata la reazione del sindaco di Bellinzona Brenno Martignoni ad inasprire lo scontro: "Il Dipartimento del territorio - ha detto il sindaco al Cdt - chiude le porte allo sviluppo della nostra città nei prossimi vent'anni. E' uno schiaffo inaccettabile. Scrivetelo: la Città non ci sta"   

Il sindaco non ci sta a subire soltanto gli effetti negativi dell'allacciamento all'A2 senza avere qualcosa in cambio.

Lo stadio a Castione - Il Cantone, da quanto si è capito finora, lo stadio in via Tatti non lo vuole proprio. E l'alternativa di Castione? Difficile, molto difficile in tempi ragionevolmente stretti. Su La Regione si legge che i sogni del presidente dell'ACB Giulini di uno stadio da 12 mila posti nella zona industriale-artiginale del Comune bellinzonese sembrano lontani dall'avverarsi. Per gennaio sono attesi i dati sul traffico generato da stadio e città-mercato da 200 milioni che intende costruire la Policentro e il gruppo che fa capo a Renza De Dea, la candidata, insieme al sindaco di Bellinzona, candidata al Consiglio di Stato per Forza Civica.

I tifosi granata attendono - La votazione in Consiglio comunale per la variante di Piano regolatore non arriverà prima di fine febbraio-marzo e visto il lancio, dato per certo, del referendum che arriverebbe nei 40 giorni a partire dalla pubblicazione della risoluzione all'Albo Comunale. Poi si aggiungono i 45 di giorni per raccoglier le firme. Si arriva praticamente alla tarda primavera. E quindi, infine, la votazione comunale che slitterebbe a settembre. In attesa dell'ultima parola che è del Governo cantonale. I tifosi granata attendono.

Sindaco, il presidente Giulini è molto ottimista. Ha annunciato che a febbraio verrà presentato il progetto dello stadio a Castione
"Mi sembra un po' lontano dalla realtà"

Ieri lei ha detto che su via Tatti la città non ci sta. Per quel comparto il cantone non vi vuole venire incontro in nessun modo?
"Il cantone ragiona su due punti fermi: il semiallacciamento autostradale e il posteggio di attestamento. Noi ragioniamo attorno allo sviluppo di un polo che deve poter anche offrire, a livello pianificatorio, qualche cosa di attrattivo. Ci rifiutiamo di pensare a un semplice prolungamento dell'autostrada e un posteggio".

E quindi il Municipio non ci sta e vuole lo stadio....
Vogliamo ripensare a quel comparto e come ubicazione ideale lo stadio potrebbe trovare posto all'uscita dell'autostrada. Il cantone continua a manifestare la sua perplessità sul nostro progetto. Il problema vero è che, visto l'allungarsi dei tempi politici e realizzativi di un nuovo stadio, avevo proposto il piano B, ossi il rinnovo del vecchio stadio comunale.

Il piano B è sempre attuale...
"Abbiamo la responsabilità politica di mettere a disposizione le strutture adeguate per una squadra che sta militando nella Super League. Dobbiamo fare di tutto, al di là dei facili proclami, affinché per fine marzo, termine ultimo per la presentazione di un progetto, vi sia almeno il piano B.

Che sensazione le fa vedere un Giulini che un anno e mezzo fa fa sedeva accanto a lei con la penna in mano per firmare il contratto per lo stadio in via Tatti, promettere ora lo stadio a Castione?
"Non nutro più alcuna fiducia in lui. Aveva firmato un accordo, nero su bianco, con la città per uno stadio in via Tatti. Poi se n'è fatto un baffo, da un momento all'altro. Giulini ontinua ad andare dicendo che siamo a pochi metri dal traguardo. Noi vogliamo i fatti. Lui parla come imprenditore. Noi da responsabili politici. Dobbiamo andare oltre i facili proclami".

E di Renza De Dea si fida?
"Sì. De Dea sta promuovendo il progetto legato al centro commerciale a Castione. Da quanto mi sembra di capire i promotori offrono la possibilità di inserire in questo progetto lo stadio. Compito questo che spetta però a Giulini. Ma finora, anche a livello pianificatorio, non c'è ancora nulla, così come non ci sono ancora elementi concreti riguardanti il suo finanziamento".

Parliamo ora delle nuove norme sulla revoca dei Municipi. Savoia l'ha salutata con favore alludendo all'esecutivo di Bellinzona...
"C'è un malinteso di fondo. Lo strumento della revoca dei municipi l'ho sostenuta anche io in Gran Consiglio. Come per il Consiglio di Stato c'è la possibilità di revoca, è giusto dare questo strumento ai cittadini anche a livello comunale. Ma attenzione, questo strumento serve per cambiare un esecutivo che non funziona e non riesce più a lavorare. Da noi, invece, il Municipio lavora eccome! Savoia è libero di fare propaganda elettorale. Ci avviciniamo alle elezioni e mi sta anche bene. Di certo non può sostenere che il Municipio di Bellinzona non sia operativo. Al contrario".

Quando c'è da parlare di Bellinzona però perché se ne parla sempre male?
"Beh, sempre male, non lo so. Ma lo posso capire. Questo perché, forse, nel nostro consesso legislativo c'è Sergio Savoia. (ride) Se fosse in un altro legislativo si comporterebbe, comunque, allo stesso modo".
 

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