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TicinoCARONA: Il Parco di San Grato si è fatto il leafting

02.06.00 - 14:47
Tanti i lavori effettuati al fine di preparare un prodotto più confacente alla nuova funzione più turistica di parco aperto al pubblico.
CARONA: Il Parco di San Grato si è fatto il leafting
Tanti i lavori effettuati al fine di preparare un prodotto più confacente alla nuova funzione più turistica di parco aperto al pubblico.
Un anno fa Lugano Turismo aveva presentato agli organi di stampa e al pubblico i progetti per la manutenzione e la valorizzazione del Parco di San Grato. Lugano Turismo stava allora muovendo i suoi primi passi sia in qualità di nuovo proprietario che come nuovo Ente Turistico Locale dopo la fusione dei tre Enti del Luganese.

Il Parco si presentava in tutto il suo splendore all’apogeo della fioritura ma appariva impellente la necessità d’intervenire con urgenza per evitare che i risultati del lavoro svolto durante decenni andassero perduti e per preparare un prodotto più confacente alla nuova funzione più turistica di parco aperto al pubblico.

A partire da allora si è passati dalla fase progettuale a quella di realizzazionee Lugano Turismo durante questo anno ha profuso uno sforzo nonindifferente aumentando in modo massiccio le ore di lavoro svolte sul Parcoche sono più che quadruplicate passando dalle 4197 del periodo 1.5.98 - 30.4.99 alle 17993 dello stesso periodo dell’anno successivo.

A Donald Mazzola che opera sul Parco da 11 anni in qualità di giardiniere e forestale si sono affiancati durante tutto l’anno numerosi collaboratori provenienti da diversi programmi: richiedenti d’asilo grazie all’intesa con i centri della Croce Rossa, persone in assistenza inviate dalla cooperativa CLIC e personale specializzato dalla Spagna che partecipa al progetto Eurodyssée proposto dal Dipartimento Cantonale dell’istruzione e della cultura per il perfezionamento professionale.

La manutenzione si è svolta in conformità con le direttive scaturite dallo studio che Lugano Turismo aveva commissionato agli architetti paesaggisti Andrea Branca e Giorgio Benicchio, elaborato con la collaborazione dell’ing. Rodolfo Blauenstein del Dicastero del Territorio della Città di Lugano. Il progetto prevede l’intervento intensivo nella zona più centrale del Parco e nella parte sottostante il ristorante, una manutenzione semi-intensiva in una zona più esterna e la manutenzione estensiva delle parti più discoste oltre allo sfalcio dei numerosi e vasti prati. Ricordiamo che la superfìcie complessiva della proprietà è di 212’OOO metri quadrati.

Le attività di manutenzione principali sono state nell’ordine la pulizia delle strade e la sistemazione dei sentieri, la pulizia del parco botanico, la pulizia del bosco e sottobosco, la manutenzione della serra e delle aiuole, taglio erba e pulizia prati, potatura delle piante.

Nel corso dell’autunno, grazie alla disponibilità dell’ing. Jametti delle AlL e con la consulenza dell’ing. Blauenstein, ha potuto svolgere la sua apprezzata attività a favore del Parco la squadra forestale delle AlL guidata dal sig. Valnegri.

Particolare cura ha potuto essere dedicata anche alla manutenzione ordinaria degli immobili: lo stabile del ristorante è stato ridipinto interamente all’esterno e parzialmente anche all’interno, la cappella è stata ridipinta e sistemata all’interno e sono state tinteggiate anche la serra e il deposito attrezzi.

La seconda parte del progetto Branca e Benicchio si concentrava sulla valorizzazione del patrimonio sentieristico del Parco. Sono quindi stati realizzati 4 sentieri tematici che sfruttano e mettono in evidenza le principali caratteristiche del posto.

Un sentiero "Relax" per gustare la quiete delle passeggiate fra rododendri e azalee, all’ombra delle conifere, sui prati o nei boschi.

Un sentiero "Panoramico" con quattro tabelloni illustrativi che vanno ad aggiungersi a quello già esistente per aiutare ad apprezzare gli spettacolari scenari che sorprendono qua e là il visitatore.

Un sentiero "Botanico" con cinque pannelli didattici oltre ai dieci già presenti e 64 indicazioni con le denominazioni scientifiche e la provenienza delle principali specie reperibili nel Parco.

E infine un sentiero "della Fiaba" illustrato da 8 tabelloni a forma di farfalla che raccontano ai visitatori più piccoli la fiaba dell’azalea, il fiore che forse più di tutti caratterizza il San Grato. Le illustrazioni della fiaba, come tutte le illustrazioni dei sentieri, sono di Sabina Bronzini, studentessa CSIA.

Un tabellone di benvenuto all’entrata del Parco spiega tutti i percorsi, le caratteristiche e le attrazioni disponibili.

Tutto ciò ha richiesto una notevole mole di lavoro: si pensi che, oltre alla costruzione e alla sistemazione dei sentieri, hanno dovuto essere infissi nel terreno oltre 120 pali di sostegno e sono stati posati oltre 190 fra tabelloni, cartelli, frecce e pannelli.

Altra novità della stagione 2000 è il parco giochi, montato nel corso della primavera per soddisfare i visitatori più giovani. Comprende un’arrampicata esagonale, due altalene a due posti, due scivoli, una giostra, una capanna, due dondoli, la teleferica e numerosi giochi a molla.

Fra i tre progetti presentati è stato scelto quello inoltrato dalla ditta Olivieri di Genestrerio che si inserisce nell’ambito dello spazio dedicato specialmente ai bambini grazie anche alla presenza del sentiero della fiaba valorizzando anche le componenti cromatiche del Parco specialmente nel periodo della fioritura. Particolare attenzione è stata attribuita al rispetto delle norme quanto alla qualità dei materiali impiegati e alla sicurezza delle attrezzature. Ringraziamo per la consulenza anche il sig. Bruno Bernasconi capo delegato dell’UPI Ticino.

La stagione è ormai iniziata da qualche settimana e la fioritura ha mostrato il suo massimo verso la metà di maggio. I visitatori sono stati numerosissimi e il parco giochi e i nuovi sentieri sono già stati ampiamente collaudati. Durante una fine settimana sono stati organizzati voli panoramici in elicottero a partire dal San Grato per ammirare il golfo di Lugano e le montagne circostanti dall’alto: è stato un successo che si intende ripetere.

Dell’arch. Paparelli è un altro progetto di carattere "tematico": la realizzazione di un "percorso degli artisti" con l’esposizione permanente di opere di artisti inserite armonicamente nel contesto naturale del Parco. Si stanno allacciando i primi contatti con eventuali interessati.
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