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CUGNASCO-GERRAMisteri e urla all'ex sanatorio di Medoscio

28.10.10 - 10:40
La gloriosa clinica abbandonata è sempre più meta di vandali e tossicodipendenti. Intanto le leggende si moltiplicano e si parla addirittura di riti satanici. I confinanti non ne possono più.
Ticinonline
Misteri e urla all'ex sanatorio di Medoscio
La gloriosa clinica abbandonata è sempre più meta di vandali e tossicodipendenti. Intanto le leggende si moltiplicano e si parla addirittura di riti satanici. I confinanti non ne possono più.

CUGNASCO-GERRA – Urla, falò, vetri rotti, sulle mura disegni senza senso o, peggio ancora, frasi che inneggiano al diavolo. C’è disagio e tensione tra chi vive nella zona dell’ex sanatorio di Medoscio, sulla collina di Cugnasco-Gerra.  La clinica, fondata agli inizi del ‘900 dal vescovo Aurelio Bacciarini per curare i bambini malati di tubercolosi, oggi è in uno stato pietoso. Presa di mira dai vandali e meta prediletta di tossicodipendenti. Intanto le leggende, anche insensate, si moltiplicano. C’è chi parla di presunti riti satanici. E c’è addirittura chi sostiene di vedere strane figure apparire e dileguarsi in pochi secondi. Chiacchiere di paese che non fanno altro che dimostrare una volta di più il decadimento di un istituto che ha contribuito a fare la storia del Ticino.

Nel mirino dei vandali - Lo stabile è abbandonato ormai dai primi anni ’90. L’ultima sua funzione è stata quella di casa anziani. Da allora il nulla. Il proprietario, un magnate iraniano, lo voleva trasformare in centro benessere, ma il piano regolatore non lo permette (su quel terreno dovrebbero sorgere solo strutture a carattere sanitario). Problemi di concretizzazione anche per l’idea dell’ex parroco di Cugnasco-Gerra che vedeva nell’ex sanatorio la base per costruire un centro di recupero per tossicodipendenti. Così la gloriosa struttura voluta da Bacciarini se ne sta lì, inerme, a subire le ingiurie del tempo e non solo. “Non siamo mai tranquilli – ammette una vicina –. Spesso arrivano bande di vandali. Si sentono rumori di vetri rotti sia di giorno, sia di notte”.
“Spaccano tutto quello che trovano – aggiunge un altro vicino –. Io ci penso sempre due volte prima di lasciare mia moglie a casa da sola alla sera”.

Tra leggenda e realtà - È un pugno di abitazioni quello che confina con l’ex sanatorio. Case di vacanza, ma anche di persone che vivono lì tutto l’anno. “E non è piacevole sentire certe urla la notte – fa notare un altro confinante –, anche perché poi senti parlare di riti satanici o cose di questo genere. Sono cose che raccontano i ragazzi giù in paese. E tu non sai mai bene a cosa credere. Perché non è che di notte quando senti certe cose ti alzi e vai a vedere”. La polizia cantonale viene allertata abbastanza regolarmente. Ma essendo il posto fuori mano, gli ‘occupanti’ della struttura fanno sempre in tempo a sparire. “Ogni volta che gli agenti arrivano qui non trovano mai nulla – riprende il confinante –. Oppure magari beccano qualche ragazzino che dice di essere lì per ‘gioco’. Trovo che il problema sia anche preso un po’ sottogamba…”

In attesa di una soluzione - Il Municipio di Cugnasco-Gerra conosce la situazione. Anche se numerosi dettagli restano oscuri anche alle autorità. “Sappiamo che da anni l’ex clinica è nel mirino delle bande di vandali – spiega il municipale Marco Calzascia –. Siamo sempre in attesa che si trovi una soluzione per questa struttura e da tempo cerchiamo di sensibilizzare il proprietario in modo che si prendano dei provvedimenti”. A tal proposito c’è chi ipotizza che si sia trovato finalmente un accordo. Calzascia, tuttavia, preferisce non rilasciare dichiarazioni in merito.

Prove di coraggio - Quella del sanatorio di Medoscio è una storia sospesa tra mito e leggenda. I giovani l’hanno fatto diventare un luogo da sfida, da prova di coraggio. Su internet si trovano le testimonianze di chi racconta di esserci stato, con tanto di video. “Ci è capitato di andare lì un pomeriggio di fine agosto – dice una ragazza di Cugnasco –, è un posto dove si va per provare qualche brivido. Poi però abbiamo sentito delle urla di donna terribili e, guardando dalla finestra, abbiamo visto una persona che si muoveva in cortile. Quando siamo scesi dalle scale, non c’era più”. Atmosfere da Blair Witch Project, il film ‘amatoriale’ che sbancò ai botteghini nel 1999. A questo si aggiungono alcuni dettagli definiti ‘inquietanti’ dagli internauti, come i lacci sui bordi dei letti dei pazienti. Particolari che, sommati a vandalismi e dicerie, hanno trasformato una struttura gloriosa in un luogo da pelle d’oca.

RED         

Foto Ticinonline


 

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