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RIVERABalairatt, 'affaire' di Pierre Rusconi e UDC

01.10.10 - 11:22
È lui il coordinatore e promotore della discussa campagna pubblicitaria balairatt.ch. Affollata di giornalisti la conferenza stampa. Presenti anche pattuglie della polizia. 30.000 franchi per la campagna. Totale sostegno da parte dell'UDC nazionale
Tipress / Francesca Agosta
Balairatt, 'affaire' di Pierre Rusconi e UDC
È lui il coordinatore e promotore della discussa campagna pubblicitaria balairatt.ch. Affollata di giornalisti la conferenza stampa. Presenti anche pattuglie della polizia. 30.000 franchi per la campagna. Totale sostegno da parte dell'UDC nazionale

RIVERA - Nelle ultime ore era diventato il segreto di Pulcinella, e ora è roba ufficiale. Dietro alla campagna pubblicitaria balairatt.ch c'è proprio Pierre  Rusconi, il presidente dell'UDC ticinese. Rusconi ha avuto il ruolo di coordinatore e promotore della campagna, è stato specificato questa mattina durante l'attesa conferenza stampa indetta dal realizzatore dei cartelloni, la Ferrise Sagl.

Una conferenza stampa  a cui hanno preso parte non solo i media ticinesi, ma anche giornalisti provenienti dalla vicina Italia, visto le polemiche  sviluppatesi sul fronte italico a causa dei cartelloni. A Rivera sono giunte pure le telecamere della trasmissione La vita in diretta. Non è passata  inosservata nemmeno la presenza di alcune pattuglie della polizia, presente sul posto per questioni di sicurezza. La conferenza avrebbe dovuto tenersi all'Hotel Dante di Lugano, ma per ragioni di sicurezza è stato preferito spostarla nel più anonimo ristorante "Alla Bricola" di Rivera.

Pierre Rusconi, prima dell'inizio della conferenza stampa, continuava a fumare nervosamente la sigaretta. "Dietro al progetto ci sono parecchie persone" ha  specificato il presidente dell'UDC Ticino.

Alle 11.05 Ferrise ha preso la parola: "Siete qui in tanti. Segno che l'idea ha avuto successo. Oggi mi tolgo un sassolino dalla scarpa e dico che è stato dato un senso sbagliato alla campagna. Guardate l'immagine (indica il cartellone) vi sembra un'immagine razzista? Mi sembra che in Italia la satira sia una realtà, perchè in Ticino non puo' essere così?".

Poi è stata la volta di Rusconi: "L'idea nasce da una situazione particolare. L'Udc ticinese ha creato delle tavole rotonde per vedere quali sono i temi cari ai ticinesi e quali sono quelli che preoccupano. I tre temi piu preoccupanti sono quelli della campagna".
"Il mio ruolo? - ha aggiunto Rusconi - creare su incarico del comitato cantonale un gruppo di lavoro tra cui c'è anche Gabriele Pinoja. Abbiamo trovato un gruppo di sostenitori che hanno messo a disposizione i soldi per la campagna". Ad aiutare Rusconi a trovare
i fondi per finanziare la campagna sono stati Alfredo Soldati e Gabriele Pinoja.

"Nessuno vuole espellere i frontalieri dal Ticino - ha detto il presidente dell'UDC - ma voleva far riflettere sul problema, perchè si tratta di un problema innegabile. Vogliamo fare mettere la mano sulla coscienza ai datori di lavoro che sfruttano i frontalieri a scapito dei ticinesi. Stiamo andando verso un frontalierato di sostituzione. Posti che prima erano dei ticinesi ora vanno ai frontalieri perchè costano meno. Tutto ciò crea disagio. Il Ticino ristorna il 40% delle imposte dei frontalieri ai comuni di origine. I Grigioni ristornano il 12%. Qualcosa evidentemente non quadra".

Criminalità importata e Tremonti  - Rusconi ha poi affrontato l'aspetto dei criminali stranieri. "I bilaterali ci hanno messo in questo problema, ed è un problema che non va sottovalutato". Poi è stata la volta di Tremonti, colui che "ci ha etichettato come mafiosi e che non si è mai scusato. E ora dall'Italia insorgono per tre topolini". Secondo Rusconi il vero colpevole di tutto ciò è il Governo ticinese.
"Comunque - ha sottolineato Rusconi - siamo felici della discussione innescata. Ora che si è fatta chiarezza e sarebbe il caso di prendere sul serio i problemi,  perchè i tre temi dei cartelloni - lo ripetiamo - creano paure e disagi nei ticinesi".

Ticinesi privi di umorismo - Insomma per Rusconi è mancato il senso dell'umorismo ed è invece prevalso lo sport preferito da noi in Ticino, ovvero "quello di indignarsi". Secondo Rusconi i risultati di questa campagna arriveranno presto. "Indirettamente - ha aggiunto - abbiamo fatto un servizio anche ai frontalieri del Nord Italia che finalmente potranno fare le loro rivendicazioni a Roma. Finora non li considerava nessuno".

30.000 franchi per la campagna - I sostenitori della campagna hanno sborsato la bellezza di 30.000 franchi per l'iniziativa, e non è escluso che il logo UDC potrebbe comparire sulla campagna pubblicitaria, visto che ha ricevuto il totale sostegno da parte dell'UDC nazionale. In sostanza la campagna non è promossa direttamente dall'UDC ma da gente vicina al partito. "Non è una campagna dell'UDC" ha continuato a ripetere Rusconi per tutto il corso della conferenza stampa. Insomma, Rusconi ha giocato d'astuzia perchè alla fine della fiera, in ottica elezioni, a beneficiarne sarà verosimilmente proprio l'UDC.


RED

Foto: Tipress

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