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LUGANORimpatrio dalla Cina di una paziente in cure intensive

17.05.10 - 14:35
La paziente è stata sottoposta dall’equipe medica della Rega a tutte le terapie intensive necessarie
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Rimpatrio dalla Cina di una paziente in cure intensive
La paziente è stata sottoposta dall’equipe medica della Rega a tutte le terapie intensive necessarie

LUGANO - Durante il weekend appena trascorso, una paziente grave bisognosa di cure intensive è stata rimpatriata da Beijing. Dopo una prima fase, preparatoria, la mattina del 13 maggio l’aereo medicalizzato della Rega è decollato per la Cina, con scalo di rifornimento a Novosibirsk.

Durante il volo di ritorno di 11 ore, la paziente è stata sottoposta dall’equipe medica della Rega a tutte le terapie intensive necessarie. Il 15 maggio la missione si è conclusa con la consegna dell’ammalata ad una clinica svizzera.

Oggi, la Rega dispone di tre aeroambulanze Challenger CL 604 di sua proprietà. Questi jet, vere e proprie unità di terapia intensiva volanti, consentono il trasporto celere di pazienti urgenti da quasi tutto il mondo.

50 anni fa il primo rimpatrio - Ogni anno la Rega con le sue tre aeroambulanze riporta in patria oltre 700 persone, ammalate gravi o ferite all’estero. La Guardia aerea svizzera di soccorso infatti è in grado di rimpatriare pazienti da tutto il mondo.  Mezzo secolo fa, nel maggio 1960 ha svolto il primo volo di ritorno dall’estero in Svizzera con a bordo un paziente.

Erano i primi anni d’attività della Guardia aerea svizzera di soccorso, fondata nel 1952, quando con un aereo riportò a casa per la prima volta un paziente gravemente ammalatosi all’estero. Il primo aeroplano usato nel maggio 1960 a tale scopo fu un Piaggio P 166. Il volo portò da Châlons-sur-Marne/Francia (oggi Châlons-en-Champagne), in Svizzera. 

Fritz Bühler il pioniere, dal 1960 al vertice della Guardia aerea svizzera di soccorso, contattò importanti uomini d’affari, invitando loro di sostenere la sua organizzazione con la messa a disposizione dei loro aerei aziendali. Convinse il banchiere Peter Bär, che concesse l’uso del suo aereo per trasporti di pazienti. L’editore Dr. Armin Meyer eseguì voli di rimpatrio pilotando il suo aereo personalmente. Dal 1961 al 1964, il suo Piaggio P 166 immatricolato HB-Lay funse stabilmente come aeroambulanza per la Rega.

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