CASTEL SAN PIETROSiciliano si è confidato con qualcuno?

CASTEL SAN PIETRO - Sarebbe una donna giovane e molto carina, attiva nel ramo ospedaliero, l'amante di Marco Siciliano, il 32enne che a Castel San Pietro ha ucciso la moglie Beatrice Sulmoni. Gli inquirenti starebbero cercando si stabilire se la donna, che stando ad alcune fonti lavorerebbe presso la clinica di Novaggio, è implicata o meno nel caso.

La Magistratura per ora non intende rilasciare alcuna dichiarazione in merito, in modo da non inquinare le indagini in corso. Beatrice Sulmoni è stata uccisa tra le mura di casa nella notte tra il 24 e il 25 di marzo, verosimilmente in seguito a un violento spintone che le ha fatto battere la nuca contro un oggetto contundente, causandole una grave emorragia. Sarebbe, tuttavia, stata gettata nel lago di Como solo cinque giorni più tardi. Cosa è successo nel frattempo? Dove è stato nascosto il cadavere di Beatrice in quei cinque giorni? Possibile che Siciliano non si sia confidato con nessuno?

Tra le mille ipotesi possibili non è da escludere che Siciliano, in preda alla disperazione, abbia parlato proprio con la sua amante dell'orribile gesto commesso. Un gesto che, lo ricordiamo, potrebbe anche essere frutto della casualità. Senza alcuna premeditazione. Una violenta lite, poi degenerata fino all'irreparabile. Tra il 24 marzo e il 2 aprile, data del ritrovamento, è passata oltre una settimana. Un periodo piuttosto lungo in cui Siciliano deve avere fatto parecchia fatica a tenere dentro di sé l'esperienza vissuta.

Un Siciliano che si è presentato normalmente al suo posto di lavoro nei giorni in cui, con il telefonino della moglie, si spacciava per Beatrice cercando di tranquillizzare i genitori con gli sms e andava a prendere la sera il figlio a casa dei suoceri. A tal proposito sembra che alcuni amici abbiano notato questo suo nuovo cellulare con cui, negli ultimi tempi, mandava molti messaggi. Lui avrebbe spiegato loro che si trattava di un nuovo acquisto.

Foto d'apertura: Tipress / Francesca Agosta