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TICINO"Alternativa di sinistra, opposizione sociale", il ritorno di una sfida dai sapori antichi

17.03.10 - 15:59
Franco Cavalli, ex consigliere nazionale del Partito Socialista, chiede che venga ridiscussa la linea politica del Partito Socialista: "Vogliamo un PS di sinistra"
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"Alternativa di sinistra, opposizione sociale", il ritorno di una sfida dai sapori antichi
Franco Cavalli, ex consigliere nazionale del Partito Socialista, chiede che venga ridiscussa la linea politica del Partito Socialista: "Vogliamo un PS di sinistra"

BELLINZONA - Sarà un congresso sicuramente vivace quello che il Partito Socialista si prepara ad affrontare il prossimo 27 marzo. La nascita di Incontro Democratico, presentata come associazione culturale di confronto e di dibattito politico, è ormai diventato un caso politico di valenza cantonale. Il susseguirsi di reazioni, commenti e critiche all'associazione sta riaprendo un fronte di spaccatura tra le due correnti del Partito Socialista dai sapori antichi. Neppure a sinistra, infatti, Idea Democratica convince tutti. La nuova associazione è, infatti, vista come espressione di una socialdemocrazia che strizza l'occhio alla borghesia dei radicali. Franco Cavalli, oncologo di fama mondiale ed ex consigliere nazionale, è tra quelli che si dimostrano tra i meno entusiasti di Incontro Democratico e conferma la nascita di Riflessioni Socialiste.

Professore, si parla della nascita di Riflessioni Socialiste. Di cosa si tratta? Una iniziativa per dare voce alla sinistra del Partito?
"Guardi, abbiamo preparato un appello che renderemo pubblico a breve scadenza. Stiamo raccogliendo le prime adesioni, finora una trentina, per una iniziativa necessaria ad aprire una riflessione che porti ad un riposizionamento della linea politica del partito. Noi, in una serata organizzata un mese fa a Lugano, in cui erano convenuti diversi esponenti politici della sinistra nazionale ed internazionale, avevamo discusso sulla necessità di ridare voce alla sinistra. Incontro democratico poi ha fatto il resto e ha, per così dire, accelerato gli eventi.

Cosa c'è che non va in questa associazione di Incontro Democratico?
"Per noi Incontro democratico ci va anche bene e lo accettiamo. Ma non dobbiamo scordarci di guardare anche a sinistra. Un'associazione così importante come Incontro Democratico, non sarebbe dovuta nascere nel modo in cui è stata fondata. Mi sembra che sia stata creata di nascosto, un po' alla carbonara (Società Segreta italiana del XIX secolo, ndr). Secondo me è mancata una discussione allargata che avrebbe meritato un confronto in sede di comitato cantonale. Non è giusto che il presidente di tutto il Partito rappresenti un'associazione del genere, sulla base di una mezza frase di un documento congressuale, tra l'altro dimenticata da tutti”.

Però Pelin Kandemir si riferiva proprio al Congresso quando ha spiegato il senso della nascita di Incontro Democratico
“Attenzione, qui bisogna fare le dovute distinzioni. Un conto è un Congresso in cui si discutono di tante cose, un conto è la decisione di fondare un'associazione che avrebbe richiesto una discussione allargata anche in sede di comitato cantonale. Anche perché così si arrischia il ripetersi della storia: i socialisti portano i voti ai radicali senza mai essere contraccambiati".

Con Riflessioni socialiste. invece, cosa vi prefiggete?
Ci prefiggiamo di aprire una riflessione all'interno del partito che riposizioni il Partito Socialista più a sinistra.

In che modo?
Cercando di far convergere movimenti giovanili e ambientalisti che stanno alla nostra sinistra, cercando di stimolare nuovi metodi politici che traggano dall'insegnamento di quella che è stata l'esperienza delle officine di Bellinzona, cercando di proporre una nuova politica fiscale. In altre parole vuole riattivare un dibattito politico che all'interno del partito si è un po' insterilito e addormentato.

Un partito imborghesito, da quanto sembra di capire...
"Un partito che è diventato soltanto una macchina istituzionale. Per noi, invece il partito socialista deve continuare ad essere anche un movimento di opposizione sociale".

A proposito di opposizione sociale, il portavoce dei socialisti francesi ha detto, all'indomani delle regionali francesi, che ha vinto la sinistra di sinistra...
"Ci vuole un'alternativa di sinistra. La crisi attuale che vivono molti partiti socialisti europei è dovuta al loro spostamento verso il centro. Ovunque questo è successo, i socialisti hanno perso. L'ultima grande vittoria dei socialisti in Svizzera risale alla seconda metà degli anni '90, ai tempi di Bodenmann, che aveva spostato l'asse politico del partito a sinistra. Sono convinto, e la Francia ne è un esempio, che soltanto profilandosi a sinistra i partiti socialisti possano ritrovare la vittoria. E' soltanto profilandosi a sinistra che si riesce a fare confluire verso di noi i ceti popolari. Ceti popolari che, altrimenti, preferiscono le destre delle varie Leghe e Fronti Nazionali alla Le Pen".

p.d'a.

 

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