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BELLINZONAPremio Pfizer attribuito ad una ricerca dell'IRB Bellinzona

04.02.10 - 12:49
Il rinomato premio del valore di 150'000 franchi assegnato ad una ricerca sulle terapie nella lotta alle malattie autoimmunitarie
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Premio Pfizer attribuito ad una ricerca dell'IRB Bellinzona
Il rinomato premio del valore di 150'000 franchi assegnato ad una ricerca sulle terapie nella lotta alle malattie autoimmunitarie

ZURIGO - Il rinomato premio Pfizer, dotato di 150'000 franchi, è stato attribuito oggi a Zurigo a cinque lavori di ricerca in quattro campi della medicina. Uno è stato conferito alla dottoressa Ursula Schenk dell'Istituto di ricerca in biomedicina (IRB) di Bellinzona, che si è occupata di nuove terapie nella lotta alle malattie autoimmunitarie quali il diabete di tipo I, il morbo di Chron, l'artrite reumatoide. La sua scoperta potrebbe essere utilizzata anche per prevenire il rigetto nei trapianti d'organo.

Nella sua ricerca, la Schenk e i suoi colleghi hanno analizzato i linfociti T, che costituiscono tra il 20 e il 40% dei globuli bianchi. Il rilascio di grandi quantità della molecola ATP prodotta nelle cellule viene riconosciuta dal sistema immunitario come segnale di allarme, spiega nella sua documentazione la Fondazione Pfizer. Il team di ricercatori dell'IRB ha constatato che se la liberazione di ATP viene bloccata le cellule responsabili della risposta infiammatoria sono paralizzate.

Manuel Mameli dell'Università di Ginevra si è concentrato sulla cocainomania. Egli ha identificato i meccanismi neurologici che permettono di spiegare il passaggio dal consumo occasionale allo sviluppo della dipendenza.

Claudio R. Thoma e Alberto Toso del Politecnico di Zurigo hanno scoperto una funzione ancora sconosciuta della proteina VHL: essa influenza la corretta divisione cellulare, un fattore importante per evitare il cancro.

La ricerca di Stefano di Santo e Zijang Yang dell'Università di Berna è incentrata sull'arteriosclerosi. Essi hanno sviluppato un nuovo metodo per stimolare la crescita vascolare e la rigenerazione dei tessuti; i loro risultati potrebbero contribuire in maniera sostanziale allo sviluppo di nuove terapie, afferma la Fondazione Pfizer.

Julien Brechbühl dell'Università di Losanna ha scoperto il ruolo di un ganglio nelle cavità nasali dei topi. Esso funge da sistema di avvertimento in caso di pericolo. La ricerca è ancora agli inizi; la composizione dei feromoni d'allarme in altri mammiferi non è ancora nota.

Il rinomato Premio Pfizer per la ricerca in medicina è stato attribuito oggi per la 19esima volta.

Ats

Foto Ti-Press Samuel Golay

 

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