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TICINO"Mille franchi al mese per un laureato. Ma allora perché ho studiato?"

18.12.09 - 14:19
La storia di Davide, un 29enne che da mesi cerca un lavoro che possa valorizzare il master che ha conseguito all'USI nel 2008: "Ai colloqui qualcuno mi ha detto che bisogna adeguarsi ai salari italiani"
Ti-Press / Francesca Agosta 2003
"Mille franchi al mese per un laureato. Ma allora perché ho studiato?"
La storia di Davide, un 29enne che da mesi cerca un lavoro che possa valorizzare il master che ha conseguito all'USI nel 2008: "Ai colloqui qualcuno mi ha detto che bisogna adeguarsi ai salari italiani"

LUGANO - Ha 29 anni e vive a Lugano. Il suo nome è Davide e ha studiato all’Università della Svizzera italiana. In tasca ha una laurea triennale in scienze della comunicazione e un master in economia e comunicazione, concluso a marzo 2008. Parla correttamente quattro lingue e ha diversi stages alle spalle. Eppure, il prossimo Natale lo passerà da disoccupato. “Mi offrono impieghi da mille franchi al mese – ammette –, dicendo che per un neolaureato è uno stipendio normale. In proporzione guadagnavo di più prima, durante gli studi, quando facevo lavoretti qua e là. Mi chiedo cosa ho studiato a fare”.

Da quanto tempo stai cercando lavoro?
"Da circa sei mesi. Prima ho fatto vari stage. Il problema non è tanto il tempo che sto impiegando nelle mie ricerche, quanto le indicazioni che emergono dai colloqui. Sembra quasi che il fatto di avere studiato all’università non conti nulla. E i datori di lavoro giocano continuamente al ribasso".

Puoi farmi qualche esempio?
"Qualche tempo fa ho incontrato il responsabile di un’azienda che opera nel ramo della comunicazione. Mi ha offerto un contratto di stage per circa sei mesi, con l’eventuale possibilità di essere assunto in seguito. Lo stipendio? Mille franchi al mese. Io mi sono un tantino stupito e gli ho chiesto come mai il salario fosse così basso. Avevo pur sempre un master in dote. Mi ha risposto che lui di salari ne aveva parlato anche con persone dell’ambito universitario, tra cui il segretario generale dell’USI Albino Zgraggen. Ed era arrivato alla conclusione che mille franchi al mese fossero più che sufficienti per un neolaureato. Ma vi rendete conto? Non è stata l’unica esperienza di questo genere…"

Racconta…
"Una volta stavo per ottenere un lavoro tramite l’agenzia di collocamento Adecco. A un certo punto mi hanno chiesto quanto volessi. Io ci ho pensato un attimo e, non volendo esagerare, ho chiesto circa 4mila franchi al mese. Mi è stato risposto che era troppo. E che si stavano adeguando ai salari italiani. Ci sono rimasto malissimo".

Ci sono altri suoi ex colleghi nella sua stessa situazione?
"Alcuni sì. Altri hanno avuto più fortuna. Ma c’è una tendenza generale in atto che è davvero poco rassicurante".

Cioè?
"Noto che il concetto di stage è abusato. Molti datori di lavoro ti assumono per uno stage così ti pagano poco e mantengono il diritto di mandarti via dopo un determinato lasso di tempo. Quando un neolaureato firma un contratto di stage non sa mai bene dove va a finire. In un caso, ad esempio, al colloquio mi hanno detto che non sapevano neanche loro bene che profilo stavano cercando. Mi avrebbero dato 750 franchi al mese e mi avrebbero tenuto, probabilmente, per tre mesi a tempo pieno. Dopo questo periodo non avrei comunque avuto la garanzia di un’assunzione".

Che cosa ti rattrista maggiormente?
"Il fatto che non vengano valorizzate le mie competenze. E soprattutto constatare che, in sede di colloquio, il mio master non conta nulla. Ho fatto tanti sacrifici e poi…"

Il prossimo, per te, sarà un Natale da disoccupato…
"Una cosa è certa: non mollerò e continuerò a cercare un impiego".  

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