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PONTE CHIASSO - Il due novembre fu diffusa la notizia che a Ponte Chiasso avevano tolto temporaneamente i "fiscovelox". Tramite il fiscovelox, per dichiarazione della stessa guardia di finanza italiana, vengono fotografate le targhe delle auto italiane e le informazioni così raccolte, vengono incrociate con i dati di reddito. Se il veicolo risulta eccessivamente lussuoso per rapporto alle dichiarazioni d’imposta del titolare, parte un'indagine fiscale.
Questa pratica, secondo Lorenzo Quadri, "nuocciono all’economia ticinese in generale e luganese in particolare". A risentirne, infatti, "non è solo la piazza finanziaria, ma anche l’attività commerciale (i commercianti lamentano che i clienti italiani, sentendosi spiati, non “osano” spendere), turistica e congressuale. Anche in quest’ultimo settore si manifestano infatti gli effetti dissuasivi dello scudo".
