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TICINOAssistenza sociale: 18 "furbi" accertati, sugli altri si indaga

09.09.09 - 08:36
Ti-Press Samuel Golay
Assistenza sociale: 18 "furbi" accertati, sugli altri si indaga

BELLINZONA - Ottantasei segnalazioni di presunti abusi nel campo dell’assistenza sociale e riguardanti in particolare lavoro nero, redditi o sostanza non dichiarati, situazioni familiari non conformi. Questo il bilancio da aprile 2008 a fine maggio 2009 registrato dall'ispettrice che ha portato a termine 39 indagini. Per quanto riguarda le restanti quarantasette segnalazioni: "trentuno sono ancora oggetto di verifica mentre su sedici gli accertamenti verranno avviati prossimamente" riporta la RegioneTicino.

La vicenda, ripresa anche dagli altri quotidiani, ripropone il problema degli abusi sociali; un tema che poche settimane fa era tornato alla ribalta dopo la notizia di minacce subite da una società incaricata di appurare lo stato di salute, o di invalidità, di alcuni beneficiari residenti all'estero.

Delle trentanove inchieste concluse «sono stati accertati 18 casi di abuso» afferma l'ispettore sociale. In questi casi sono stati adottati diversi provvedimenti, che variano dalla restituzione delle prestazioni già erogate, all'interruzione (in alcuni casi solo la riduzione) di quelle in corso e, in tre casi, alla denuncia al Ministero pubblico. Il lavoro dell'ispettrice ha garantito alle casse pubbliche un risparmio di «circa 200’000 franchi annui» sulle prestazioni assistenziali non più versate, mentre l’importo di cui è stata richiesta la restituzione ammonta «a oltre 50’000 franchi».

Questi i dati salienti – comunicati e commentati dal Dipartimento sanità e socialità – del primo rapporto di attività dell’ispettore sociale, chiamato a contrastare gli abusi nel settore delle prestazioni sociali. La funzione è assunta attualmente da una donna.

I diciotto i casi di abuso appurati a fine maggio rappresentano tutto sommato un numero relativamente basso, affermano gli addetti ai lavori, che chiariscono quali sono le forme d'abuso maggiormante constatate: lavoro nero e situazione familiare «non conforme». Non mancano però i casi di redditi non dichiarati, di falsificazione di documenti e di sostanza (mobiliare e immobiliare) non dichiarati. Dei diciotto casi di abuso 8 riguardano cittadini svizzeri, 7 cittadini italiani mentre gli altri tre coinvolgono un colombiano, un macedone e un polacco. "Non si dispone di dati al riguardo", fa sapere il Dss riferendosi al numero di naturalizzati nel "contingente" degli svizzeri che hanno commesso un abuso.


Foto apertura (archivio): Ti-Press Samuel Golay

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