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LUGANOMoschea in via Monte Boglia, 'Si può fare'

24.06.09 - 15:12
Tipress / Gabriele Putzu
Moschea in via Monte Boglia, 'Si può fare'

LUGANO - "E' una non notizia, è un fatto banalissimo. Non si tratta altro che di un trasferimento di un'associazione riconosciuta, pubblica e registrata e che non ha mai dato adito a nessuna lamentela".

Il PR non vieta luoghi di culto - Rossano Bervini, che tutela gli interessi legali della Comunità islamica in Ticino, butta acqua sul fuoco. Un luogo di culto in via Monte Boglia si può fare, perché, come spiega l'avvocato, nel Piano Regolatore del Comune sul Ceresio "non esiste nessuna norma che possa impedire un tale insediamento".

Un diritto costituzionale - "In Svizzera tutti possono esercitare liberamente la propria religione - spiega l'avvocato - E' un diritto costituzionale, sia a livello svizzero, sia a livello ticinese". Bervini, nel ricordare le conquiste laiche dell'Occidente che permettono a chiunque di esercitare la propria religione, puntualizza che dall'autorità municipale non è giunto alcun divieto di attività di culto nella zona.

La Lega dice no - Nessun divieto, ma l'opposizione all'apertura di una moschea sta crescendo, non solo nel quartier generale della Lega che ha promesso battaglia, ma anche tra gli inquilini dell'immobile, che sono riusciti a convincere l'amministrazione dello stabile a indire una riunione straordinaria il prossimo 30 giugno e bloccare il primo venerdì di preghiera programmato dopodomani. Fino a tale data, nessuna preghiera in via Monte Boglia 11 anche perché non è stata ancora inoltrata la domanda per il cambio di destinazione dell'edificio che, da clinica di cura, dovrebbe diventare un luogo di culto.

Una questione privata - Secondo Bervini, questo aspetto, e cioè il cambio di destinazione, non merita nessun interesse pubblico, in quanto la questione è privata e condominiale. "Nel condominio esistono dei regolamenti in cui vengono contemplati il divieto di meretricio, o per esempio scuole di danza o industriali che potrebbero arrecare disturbo. Il luogo di culto e di preghiera solitamente sono meno rumorose di altre attività". Insomma, con una battuta si può dire che pregare non rappresenta una attività molesta e quindi, sotto il profilo giuridico e legale non ci dovrebbero essere problemi. 

Il Municipio blocca l'apertura - Nel frattempo, il Municipio di Lugano, non avendo ancora ricevuto la domanda di costruzione, ha deciso di bloccare l'apertura del centro di culto. Fino a quando non giungerà una regolare domanda di costruzione, il Municipio sospende l'autorizzazione ai musulmani di poter pregare nella nuova sede di Via Monte Boglia 11.

p.d'a.


Foto d'apertura: Tipress / Gabriele Putzu

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