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BELLINZONA - Il periodo di crisi economica sarebbe il meno indicato per riciclare pensionati o pre-pensionati dell'amministrazione pubblica e farli lavorare su mandato. Questo il pensiero di Lorenzo Quadri che in un'interrogazione odierna chiede lumi al Governo sulla situazione - a livello cantonale - di quella che sembra una prassi ben radicata a livello federale. Quadri infatti spiega che la Delegazione delle Finanze delle Camere federali ha scoperto che un buon 60% dei dipendenti della Confederazione prepensionatisi dal 2006, è tornato a lavorare per l'amministrazione federale tramite mandato. Da inizio 2006 a metà gennaio 2008, 850 dipendenti dell'amministrazione federale hanno infatti scelto di prepensionarsi; tuttavia 530 di queste persone risultano tuttora attive per la Confederazione su mandato. Il deputato leghista vuole quindi sapere qual è la situazione in Ticino: quanti pensionati e prepensionati dello Stato lavorano ancora per l'amministrazione pubblica su mandato? In quali settori?
In periodo di crisi, secondo Quadri che rivolge la domanda al Governo, non è positivo "che invece di liberare posti di lavoro a favore di giovani alla ricerca di un impiego, il settore pubblico 'ricicli' pensionati o prepensionati tramite la formula del mandato". "Il Governo intende - chiede ancora Quadri - visto il difficile momento congiunturale ed occupazionale, prestare particolare attenzione alla problematica evitando per quanto possibile il 'riciclaggio' di pensionati?" Il parlamentare chiede inoltre al Governo se l'argomento della perdita di know-how giustifica veramente tutte le riassunzioni su mandato di pensionati o prepensionati da parte dell¹amministrazione pubblica.
