La Protezione svizzera degli animali (PSA) chiede questa banca dati da tempo, ma critica il fatto che essa non sarà accessibile al pubblico. Sulla stessa onda Animalfree Research, Medici per la protezione degli animali in medicina, la Lega svizzera contro la vivisezione, la Fondazione per l'animale nel diritto e due organizzazioni animaliste zurighesi: limitando all'estremo l'accesso ai dati - sostengono - l'Ufficio federale di veterinaria ostacola una migliore applicazione della legge sulla protezione degli animali e nega anche ai pazienti una maggiore sicurezza.
La banca permetterebbe di evitare esperimenti superflui, ma i ricercatori potrebbero consultare soltanto i propri dati, criticano le associazioni animaliste. Nemmeno i membri delle commissioni cantonali sulle sperimentazioni animali, legalmente tenute a verificare la necessità degli esperimenti, potranno avere un ampio accesso ai dati, denunciano le organizzazioni consultate.
Tramite la loro associazione Interpharma, le imprese attive nella ricerca farmaceutica rispondono a queste critiche: è estremamente importante che i dati sensibili che figurano nella banca siano accessibili alle persone autorizzate ma siano protette da occhi indiscreti. Interpharma saluta nelle grandi linee una revisione a suo avviso ben strutturata, pur deplorando alcune costrizioni burocratiche "superflue". La Commissione etica per la sperimentazione animale dell'Accademia svizzera delle scienze non muove obiezioni contro il sistema d'informazione previsto: le competenze sono chiaramente definite; la protezione, la sicurezza dei dati e il diritto d'accesso sono garantiti a tutti i livelli; il sistema permetterà di migliorare la gestione degli esperimenti.