Ueli Maurer ha dichiarato di ritenere i propri collaboratori motivati e capaci, per cui ha rinunciato a cambiamenti. Le lacune appurate sono in parte più gravi di quanto avesse supposto. In molti settori - ha sottolineato - vige insicurezza. Le ripetute riforme dell'esercito ne hanno in parte bloccata la realizzazione.
Con provvedimenti urgenti il nuovo ministro della difesa intende cancellare l'insicurezza e riportare fiducia. Occorre aumentare l'efficienza e ridurre i costi. Le varie riforme - ha osservato - hanno portato a una riduzione degli effettivi dell'esercito di milizia a 120'000 uomini, ma hanno nel contempo aumentato il numero delle unità di comando, ciò che è un controsenso.
La cura dimagrante, non necessariamente coordinata, imposta all'esercito ha provocato secondo Maurer l'annientamento per 12-20 miliardi di franchi. Il consigliere federale ha anche ricordato d'aver recentemente deciso di rinviare a dopo dicembre la decisione dell'acquisto di nuovi aerei da combattimento per "riportare la calma". In un esercito di milizia - ha detto - le "decisioni vanno prese in sintonia con i cittadini, che sono anche soldati".
Obiettivo dichiarato del nuovo ministro della difesa resta "il miglior esercito del mondo". Per raggiungerlo - ha aggiunto Maurer - occorre all'interno del dipartimento un certo cambiamento di cultura e un nuovo consenso in materia di politica di sicurezza.