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LUGANOSpaccio di droga, Pelli: ‘Alloggiare i richiedenti l’asilo a Besso non è stata una grande idea’

23.01.09 - 15:00
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Spaccio di droga, Pelli: ‘Alloggiare i richiedenti l’asilo a Besso non è stata una grande idea’

LUGANO - Gli asilanti a Besso e il problema dello spaccio di droga rimangono sempre al centro dell'attività della Polizia comunale di Lugano che questa mattina ha presentato il suo rapporto annuale 2008.

Difficile contrastare il fenomeno senza una legge più severa
Lo spaccio di droga, come ha spiegato il capo dicastero polizia e vice sindaco Erasmo Pelli, è ancora più attuale dato l'aumento dei richiedenti l'asilo avvenuto negli ultimi mesi. "La grande idea del Governo - ha sottolineato ironicamente Pelli - è stata quella di sistemare questi richiedenti a Besso o Breganzona". In questo modo la Polizia comunale viene ulteriormente sollecitata nei controlli. Il problema riguarda ovviamente gli stranieri che commettono dei reati, e su questo punto Pelli è stato categorico, il problema non è di facile soluzione se la Legge federale sugli stranieri non diventa più severa nei confronti di chi delinque. Il problema tocca anche Berna quindi, soprattutto se si considera, come rivelano le statistiche dell’operazione Caldo 08, che 2/3 delle persone di colore controllate dalla Polcomunale nel 2008 provenivano da altri Cantoni. Si tratta dunque di persone che vengono in Ticino a fare quello che il comandante della Polizia comunale Roberto Torrente ha definito lo “shopping giornaliero”. Spacciatori che vengono da noi, si fermano un paio d'ore a fare 'compere' e poi rientrano. Spostamenti favoriti anche dall'abbonamento generale FFS che viene regalato dalle autorità ai richiedenti l'asilo. Il comandante Torrente ha sottolineato che c'è in atto un’evoluzione dei luoghi dello spaccio che si è spostato dalla strada ai bus e dai bus agli appartamenti. "E gli appartamenti sono molto difficili da controllare" ha spiegato Pelli. Per questo motivo non bisognerebbe abolire i centri per i richiedenti perché, ha sottolineato ancora il Capo Dicastero, questi sono più facili da tenere sotto controllo.

"La Polizia unica non la vogliamo"
Tra gli altri temi scottanti che hanno caratterizzato 2008 anche gli Europei che hanno impegnato in modo importante le risorse della Polizia per un totale di ca mezzo milione di spesa. Sempre d’attualità anche il dibattito sulla Polizia unica. Su questo punto Municipio e Polizia sono categorici: non si può fare. La polizia comunale deve restare sul territorio per la sicurezza del cittadino soprattutto per quel che concerne la microcriminalità. Questo tipo di reato non è facile da quantificare. A Lugano le richieste di intervento sono aumentate rispetto al 2007, ma stando alle statistiche della polizia cantonale la tendenza generale a Lugano sarebbe in ribasso. Torrente ha spiegato in modo deciso che la Polizia comunale vuole continuare a fare il proprio lavoro e non finire in ufficio a fare il lavoro degli altri. Pelli ha sottolineato inoltre che nell'attuale quadro giuridico, "una polizia cittadina ben strutturata è meglio di una polizia unica". Si può migliorare l'efficacia, ha spiegato Torrente, attraverso una chiarezza di ruoli tra Cantonale e Comunale, un maggior scambio di informazioni e un miglior coordinamento. La presenza sul territorio della polizia di Lugano è testimoniata anche dai dati: aumentano infatti i controlli (10'717) e questo significa maggiore presenza.

Scuola di polizia
Il reclutamento di agenti rimane un punto debole per la Polizia di Lugano. "È difficile attirare i giovani", ha spiegato il comandante, "che spesso guardano con maggior interesse alla Cantonale". Nel 2008 sono entrati in servizio 5 nuovi agenti e per luglio di quest'anno ne entraranno altri 5. Una grande concorrenza, soprattutto a livello di salario, arriva dalla polizia ferroviaria che è gestita al 50% da Securitas. In ogni caso sono previsti sei agenti per la scuola 2009/10 e tra una settimana verrà pubblicato il nuovo concorso.

Cosa bolle in pentola?
Anche nel 2009 ci sarà l'operazione specifica di contrasto allo spaccio di droga denominata Caldo 09. Vi sarà un potenziamento dei servizi di quartiere anche grazie all'arrivo dell'Ufficio territoriale mobile proprio della Polizia di Lugano, che permetterä agli agenti di effettuare tutte le operazioni amministrative necessarie in determinati casi, senza passare dall'Ufficio. Infine un ulteriore occhio di riguardo sulla sicurezza della città, incrementando la video sorveglianza. Ma su quest'ultimo aspetto non sono state prese ancora decisioni definitive. I buoni risultati ottenuti con altre telecamere di sorveglianza, come per esempio quella posta sotto il tunnel di Besso, sono un ottimo incentivo a proseguire su questa linea, ha spiegato Pelli. Anche la zona pedonale della città potrebbe essere chiusa definitivamente alle auto, cosa che oggi non avviene, dato il continuo via vai di mezzi per lo scarico merci per esempio.

p.l.
 

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