Con l’iniziativa popolare si vuole garantire ai lavoratori il cui reddito non supera 119 340 franchi, ossia una volta e mezzo il reddito che dà diritto alla rendita massima AVS, di beneficiare già a partire dai 62 anni di una rendita AVS non decurtata. Questo diritto è tuttavia vincolato alla condizione che
l’attività lucrativa venga abbandonata. Se l’abbandono è solo parziale, il lavoratore percepisce una rendita ridotta. Al più tardi al compimento del 65° anno d’età, il lavoratore matura il diritto incondizionato a una rendita AVS completa. Con l’approvazione dell’iniziativa, l’età pensionabile verrebbe
iscritta nella Costituzione.
Consiglio federale e Parlamento respingono l’iniziativa.
L’età pensionabile oggi
L’età pensionabile delle donne è oggi di 64 anni, quella degli uomini di 65. Donne e uomini possono anticipare il pensionamento (a 62 le prime, a 63 i secondi) subendo, tuttavia, una decurtazione della rendita.
Che cosa chiede l’iniziativa?
Beneficiari
Costi supplementari per l’AVS
Problema fondamentale: l’evoluzione demografica
Presto cominceranno ad andare in pensione le persone nate durante il boom demografico degli anni Cinquanta e Sessanta. Il risultato sarà che mentre oggi per ogni persona che va in pensione ce ne sono quattro che lavorano, nel 2035 la proporzione sarà di 1 a 2. Anche partendo da ipotesi ottimistiche riguardanti la crescita economica e demografica, in assenza di contromisure il graduale prosciugamento dei fondi dell’AVS sarà inevitabile. L’approvazione dell’iniziativa non farebbe che accelerare i tempi.