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BELLINZONABotellon non approvato dal Municipio, il SISA: "Negando spazi ai giovani non si risolvono i problemi"

02.09.08 - 14:04
Botellon non approvato dal Municipio, il SISA: "Negando spazi ai giovani non si risolvono i problemi"

BELLINZONA - "Riteniamo che le motivazioni impiegate (ovvero la 'difficoltà nel conciliare l’evento con il tessuto sociale e urbano della capitale') diano volutamente poca chiarezza: in parole povere il Municipio di Bellinzona si è espresso con una frase fatta e priva di un vero contenuto": così il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) in merito al 'caso Botellon”.

Il Botellon, afferma il Sindacato nella nota stampa, è un momento trasgressivo ("parola che non per forza deve essere sinonimo di sbagliato!"), ma anche un’occasione di socializzazione e di divertimento per i giovani e non solo, proprio come lo sono il carnevale e il capodanno (avvenimenti sempre molto sentiti sia Bellinzona sia nel resto del Cantone). "Feste come quelle appena citate - commenta il SISA - non suscitano però queste discussioni, e ciò pur sapendo che spesso portano gli stessi problemi che potrebbero derivare da un avvenimento come il Botellon (eccessivo abuso di alcool, ecc.)".

Ciò che differenzia il Botellon da altre feste analoghe, secondo il Sindacato, è che questo "non è (ancora?) un affare economico (visto la modalità con cui si svolge: ognuno porta quello che vuole, in modo autogestito e non c’è nulla da acquistare). I giovani insomma tentano di creare un’alternativa alla commercializzazione del loro tempo libero e del loro divertimento".

Un'ultima considerazione del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) è che "quasi tutto ciò che è nato come momento trasgressivo è stato tramutato in business e svuotato dai suoi originari contenuti. Manifestazioni che potrebbero portare con se alcuni problemi vengono normalizzate e tramutate in una moda dalla quale trarre lauti profitti. Non sappiamo se anche il Botellon prenderà questa strada, ma di certo sappiamo che vietandolo e continuando a negare spazi ai giovani i problemi non si risolvono di certo".

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