In una nota odierna, l'UFAG sottolinea come "l'eccellente fama del 'Bratwurst di San Gallo' e la sua lunga tradizione bastino a provare il legame tra questa salsiccia e l'ambiente geografico" della Svizzera orientale, precisando che gli eventuali oppositori hanno un mese di tempo per fare ricorso al Tribunale amministrativo federale.
Il "Bratwurst di San Gallo" è anche conosciuto con il nome di "Bratwurst dell'Olma", ovvero la più importante fiera agricola della Svizzera che si tiene ogni anno nel capoluogo sangallese.
Il registro federale conta attualmente 15 denominazioni di origine controllata (DOC) e 6 IGP, tra cui la carne secca dei Grigioni e la "Saucisse d'Ajoie".