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TICINOSaranno famosi? Una scuola apre le porte agli aspiranti artisti ticinesi

06.08.08 - 11:44
In Ticino è nata una nuova realtà culturale aperta alle diverse forme di espressione artistica, il MAT. Lo scopo è quello di riunire all'interno della stessa associazione culturale molteplici forme di didattica artistica, dal teatro alla musica, dalla danza al canto. Il MAT è aperto a tutti, anche a coloro che si avvicinano a queste forme artistiche per hobby, ma uno degli obbiettivi è quello di formare professionisti e promuoverli.
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Saranno famosi? Una scuola apre le porte agli aspiranti artisti ticinesi
In Ticino è nata una nuova realtà culturale aperta alle diverse forme di espressione artistica, il MAT. Lo scopo è quello di riunire all'interno della stessa associazione culturale molteplici forme di didattica artistica, dal teatro alla musica, dalla danza al canto. Il MAT è aperto a tutti, anche a coloro che si avvicinano a queste forme artistiche per hobby, ma uno degli obbiettivi è quello di formare professionisti e promuoverli.
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LUGANO - Esprimersi attraverso il teatro, la danza o la musica fa bene. Lo sostiene Mirko D'Urso, attore e già direttore di Teatri Possibili di Lugano e ora a capo del neo-costituito MAT (Movimento artistico ticinese), un centro di formazione artistica che propone, in diverse città del Canton Ticino, dei corsi serali di teatro, danza, canto musica. D'Urso ha deciso di affrontare questa nuova sfida dopo aver maturato una certa esperienza quale direttore della sezione ticinese di Teatri Possibili. Il giovane attore ci ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a dare vita a questa nuova realtà del panorama culturale ticinese.

Dopo Teatri Possibili, il MAT, come mai?
L'esperienza che ho maturato con Teatri Possibili a Lugano è stata positiva, mi ha insegnato molto, ma ad un certo punto mi sono chiesto a che punto ero arrivato come attore e come organizzatore. Il circuito Teatri Possibili negli ultimi anni è cresciuto, una cosa positiva senz'altro, ma per i giovani attori diventava sempre più difficile entrare a far parte del circuito e girare nei teatri italiani. Da qui il desiderio di creare un movimento artistico, molto più radicato a livello ticinese, che fosse aperto ai giovani e meno giovani e che desse la possibilità in futuro di uno sbocco vero e proprio sul palcoscenico.

Si tratta anche di una sfida personale?
Sì, vorrei che il MAT diventasse un punto di riferimento in Ticino per le persone della svizzera italiana che vogliono esprimersi attraverso diverse forme artistiche. In questo modo potrebbero fare riferimento ad un'unica associazione culturale.

Un associazione che vuole coinvolgere le realtà artistiche già esistenti nel nostro Cantone...
Assolutamente sì, è fondamentale che si crei una collaborazione più stretta tra le varie strutture che impartiscono corsi in Ticino. Per esempio nel MAT è entrata a far parte la scuola di danza DANCE UNIVERSE diretta da Nicole Schwab che sarà tra l'altro la nostra responsabile didattica nella sezione Danza nonché la nostra insegnante di Salsa e di Jazz. Abbiamo anche attivato una collaborazione con il Signor Hans Henning Wulf, responsabile della formazione esterna della Scuola Dimitri di Verscio nell'ottica di seminari che si terranno presso la nostra struttura.

Nicole Schwab è un nome importante della danza in Ticino, gli altri insegnanti chi sono?
Tutti gli insegnanti del MAT sono dei professionisti, molti di loro diplomati come danzatori o attori. Nicole Schwab in effetti è stata campionessa europea e svizzera di Rock'n'Roll, ma anche tutti gli altri provengono da esperienze professionali importanti. Per citarne un paio, la direttrice didattica della sezione Teatro, Egidia Bruno già vincitrice del Premio Troisi e Monica Bonomi attrice teatrale particolarmente nota in Italia.

Professionisti per formare, forse, professionisti?
Assolutamente sì. Questo è un obiettivo a lungo termine del MAT. Si dice che il ticinese non sia così attratto dall'intraprendere una carriera professionale nell'ambito artistico. Non credo sia vero e noi vogliamo riuscire a fare in modo che anche in Ticino le persone non si avvicinino al teatro, alla danza o alla musica solo in ambito amatoriale. Il MAT nasce tra l'altro con l'intento di diventare in futuro un'accademia artistica riconosciuta, oggi non lo è e quindi al termine dei corsi non viene rilasciato un diploma ma un attestato che certifica la frequenza alle lezioni.

E invece qual è uno dei primi obbiettivi che speri di raggiungere con il MAT?
Vorrei che gli enti comunali e cantonali capiscano il progetto e lo appoggino. Questo non significa solo concedere sovvenzioni, ma anche attivare con il MAT collaborazioni pratiche a livello artistico. Ci piacerebbe essere coinvolti maggiormente nei vari progetti culturali all'interno delle manifestazioni organizzate in Ticino e perché no, pianificare con loro alcuni seminari artistici da presentare alla popolazione.

E Cantone e Comuni stanno rispondendo come vorresti?
Diciamo che a livello personale i politici con i quali ho contatti hanno tutti appoggiato questo mio progetto. Per quanto riguarda il discorso con gli Enti è un po’ più complicato in quanto cercano giustamente di accontentare ogni richiesta che viene loro sottoposta. Non possono schierarsi apertamente. È anche normale che vogliano valutare a livello pratico la validità del progetto. Sono comunque convinto che i vari dicasteri non ci faranno mancare il loro appoggio. A Lugano, per esempio,il Dicastero Giovani ed Eventi diretto da Claudio Chiapparino si è già mosso per metterci a disposizione le infrastrutture che serviranno al movimento.

Il MAT fungerà anche da promoter artistico per i giovani artisti ticinesi...
Noi vogliamo, proprio come centro didattico, formare allievi che possano presto far parte di produzioni professionali delle compagnie facenti parte del MAT o di compagnie esterne. Vogliamo soprattutto che i nostri allievi capiscano che i tre anni di formazione base rappresentano un punto di partenza e non di arrivo. Inoltre vogliamo appunto aiutare i giovani artisti in Ticino, magari già formati, a promuoversi sul nostro territorio. Fungere dunque da finestra grazie alla quale farsi conoscere maggiormente.

Tornando alla proposta didattica, qual è il corso più innovativo proposto dal MAT?
Direi il corso di Teatro Musical, tra l'altro aperto a tutti. Abbiamo la fortuna di avere un insegnate proveniente da 13 anni di professionismo in Germania, Karin Kern che è nata e cresciuta in Ticino. Anche il corso di Teatro circense è una proposta innovativa e secondo me potrebbe attirare molti giovani, facendo loro scoprire una passione che potrebbe poi indirizzarli, perché no, a provare ad essere ammessi all'Accademia Dimitri di Verscio.

Il MAT farà anche produzioni proprie?
Il MAT, essendo un centro di formazione artistico, non farà produzioni, ma gestirà a Lugano una rassegna teatrale dove ospiterà sia le compagnie del movimento (Desertodentroteatro, Le Fuoricatalogo e Officina Teatro) che compagnie esterne. Il MAT vuole invece essere un serbatoio di giovani artisti dal quale le compagnie professioniste possano attingere.

Pensi che il professionismo sia una strada più difficile per un artista ticinese, rispetto ad un italiano?
E' difficile rispondere a questa domanda. Forse quello che manca qui rispetto alla realtà italiana è proprio la mentalità, la voglia di riuscire a sfondare a livello artistico.

Tu terrai il corso di primo anno di teatro, come mai?
Perché, senza voler essere presuntuoso, credo di avere la capacità di fare innamorare le persone al teatro o alla formazione teatrale, per questo credo di essere più adatto all’inizio di un percorso di formazione. Io lavoro molto sulle energie e quindi preferiscono lavorare con le persone che iniziano, poi nei prossimi anni si vedrà.


Per informazioni o iscrizioni consultare il sito del MAT o 091 921 34 92

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